Regia di Lionel Baier vedi scheda film
...un pulmino VW della radio svizzera con due improbabili ma simpatici giornalisti alle prese, loro malgrado, con la rivoluzione dei garofani...
Un pulmino VW, proprio il mitico modello che ora è ricercatissimo, della radio svizzera con a bordo due giornalisti viene inviato dalla Svizzera in Portogallo per vedere come sono stati utilizzati gli aiuti della Svizzera verso quel paese. C’è una lei (Julie) che è una giornalista e un lui (Joseph) un maturo e incazzato giornalista. C'è anche tecnico fonico/tecnico radio che si occupa del pulmino e dei suoi apparati. I due giornalisti sono una coppia di colleghi male assortiti e con le idee poco chiare ma molti simpatici. Gli aiuti della Svizzera, magnificati in patria, in realtà sono ridicoli e di fatto avrebbero finito il loro lavoro. Ma la storia, quella grande, li risucchia negli eventi che nel 1974 portarono alla caduta del regime di Salazar. Loro vedranno e documenteranno questi eventi in modo un po’ casuale ma ne coglieranno le emozioni, il senso di gioia e liberazione e di rinascita non solo del Portogallo ma anche di loro stessi. Il film è molto divertente ma mai banale. Il titolo Les grandes ondes si riferisce al pulmino VW che era anche una stazione radio e quindi richiama le onde radiofoniche. Ma forse anche agli eventi storici del Portogallo che come una grande onda spazzarono via il regime salazariano.
I due giornalisti diventeranno famosi e il glorioso VW finirà in pensione, ma orgogliosamente esposto, nel palazzo della radio svizzera.
Ho visto questo film presso il Centro culturale francese di Palermo con la presenza del regista Lionel Baier, giovane e simpatico, che ha invitato tutti noi a ridere e a divertirci con il suo film. C’è riuscito in pieno.
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