Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
Fra le mondine venute a raccogliere riso in una fattoria piemontese c’è una bella ragazza che il padrone prende a benvolere: ovviamente tutti pensano male, ma in realtà lei è la figlia illegittima che lui aveva avuto prima di sposarsi e che non aveva mai conosciuto. Lo sfondo richiama inevitabilmente Riso amaro, con ampie scene corali e contrasti canori fra le mondine (del resto De Laurentiis coproduce); il soggetto è un tipico melodramma familiare alla Matarazzo, con un matrimonio infelice, una figlia segreta, un giovine operoso e un bellimbusto debosciato. Il regista sa sempre come sollecitare le ghiandole lacrimali dello spettatore, anche se nel finale vuole strafare. Toccante prova di Folco Lulli, che era stato villain senza sfumature ne I figli di nessuno e invece qui ha un personaggio dolente, imprigionato in una vita non sua e tormentato dai rimpianti: la parte migliore è quella in cui setaccia i quartieri popolari di Milano per ritrovare la madre di sua figlia, che ha fatto una vita grama e ora non vuole più saperne di lui; Elsa Martinelli se la cava, pur avendo l’aria troppo elegante per il ruolo.
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