Regia di Anthony Russo, Joe Russo vedi scheda film
Steve Rogers, per tutti “Captain America”, si ritrova a lavorare fianco a fianco con la vedova nera, per tentare di svelare il mistero che c’è intorno ad un misterioso attentato nientemeno che al capo dello S.H.I.E.L.D. Nick Fury e agli equilibri dell’organizzazione stessa che scricchiolano.
Di cinecomics in circolazione oramai ce ne sono tanti. E con sempre maggiore frequenza le case produttrici ne sfornano annualmente. Tuttavia mai prima si era visto un film su un personaggio Marvel con tanta dovizia nella cura della sceneggiatura. Il secondo capitolo dedicato al Supereroe con lo scudo è un concentrato di eventi, molto più spesso sconvolgimenti, che scavano nel profondo le fondamenta dei protagonisti, spesso e volentieri anche sul piano personale ed emotivo, fino a rendere momenti di empatia di straordinario valore. Ciò che accade alla Vedova Nera, allo stesso Steve Rogers, nonché a Fury ed al bureau stesso ha dell’incredibile, perché rischia, complice un qualsiasi elemento andato storto, di smontare tutto, mettendo la parola fine ad un personaggio, ad all’agenzia, perfino ad un intero mondo (quello concretizzato in seguito al famoso, e ormai ricordato in tutti i film, “evento di New York”).
Il trasporto dello spettatore è totale, preso più dalla vulnerabilità dei protagonisti che dagli effetti, massicci e giustificati dallo sfruttamento del 3D, che provengono dal versante estetico. Uno dei migliori cinecomics di sempre, frutto di un’operazione di scrittura solida e assolutamente matura, in cui il soldato d’inverno del titolo è una figura ed un villain di assoluto valore.
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