Regia di Graham Annable, Anthony Stacchi vedi scheda film
Nell’irreale città di Pontecacio il governo è detenuto dalle tube bianche, grandi esperti di formaggi, che organizzano interminabili assemblee nelle quali discutere sulle qualità dei prodotti caseari, ma si disinteressano di qualsiasi altro problema. Una minaccia incombe infatti nella vita degli abitanti: si tratta dei box troll, mostruose creature che vivono sottoterra e, secondo le storie, rapiscono i bambini per mangiarli. Dietro tutta questa propaganda negativa si cela in realtà, come presto si intuisce, un soggetto nemico molto più infido e pericoloso, tale Arraffa, che usando il pretesto di sterminare i mostriciattoli, teneri e ingegnosi, mira a farsi nominare tuba bianca da Lord Gorgonzole, il pavido sindaco col quale ha stretto un accordo. Sarà la sua sveglia figlia Winnie a smascherare la truffa, insieme a Uovo, orfano adottato proprio dai troll.
Bella storia dal sottotesto satirico e sociale imperniata su un messaggio di solidarietà non originalissimo contro la discriminazione (i veri mostri sono le persone); piuttosto scontata la trama, anche se indubbiamente fantasiose sono l’ambientazione, le idee narrative e i personaggi grotteschi tratti da un romanzo illustrato per bambini, che comunque ben si presta ad una visione rivolta ad un pubblico più ampio, per la varietà di riflessioni e situazioni.
La bruttezza estetica dei personaggi forse non risulterà molto accattivante, tanto più le gag, sottili e spesso verbali più che fisiche, ma a lasciare il segno è soprattutto una tecnica di stop motion di altissimo livello, davvero incredibile per fluidità, dinamismo e precisione, che riesce a conferire la sensazione di un film animato in digitale, salvo svelarsi in un gustoso extra post credit.
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