Un gruppo di amici sui 35 anni si ritrova, dopo essersi perso di vista da tempo, per una "notte brava" di libertà e di baldoria. Sono tutti sposati, con famiglia a carico e professionalmente sistemati. A poco a poco, l'euforia iniziale lascia il posto alla consapevolezza che un certo tempo della loro esistenza è irrimediabilmente passato e che probabilmente questo è stato il loro ultimo incontro. Le evidenti intenzioni di critica di costume vengono in parte vanificata dalla debolezza strutturale del film, che troppo concede ai toni della commediola.
Considerato commedia, questo film di Damiani è invece solo drammatico, come quello cui mi sembra più logico paragonarlo ("Calle Mayor",1956). "Quando tra due persone c'è stato qualcosa quel qualcosa resta per tutta la vita": è Cesarino, reso alla grande da Walter Chiari. Spicca anche Léticia Román, attrice che recitò pochi anni ma numeri ne aveva.
Un Damiani esistenzialista mostra, attraverso l'incontro a distanza d'anni di un gruppo di amici, la fine delle loro illusioni giovanili in parallelo alle prime ombre del boom italiano del Dopoguerra.
Film ondivago con buoni Attori,Storia altalenante anche se Interpretata nei giusti modi con Musica di Sergio Endrigo e per il resto visione salvabile giusto quello che basta.voto.6.5.
Un gruppo di amici sui 40 anni si ritrova dopo parecchi anni (Chiari,Garrone,Rabal,Boschero,Guerrini,Moschin...) per una notte brava di liberta' e baldoria.Tutti sono sposati (meno uno) con famiglie a carico.Poi emergono le verita',le solitudini e i fallimenti di una vita.
Cesarino (Walter Chiari al massimo dei suoi lavori di attore) procaccia donne per tutti e mantiene due donne per finire in… leggi tutto
Un film che andrebbe rivalutato perché ha tutte le carte in regola per essere riesumato dalle voragini del dimenticatoio in cui è sprofondato da parecchio tempo ormai.
Da riscoprire anche per il fatto che ha dato l'opportunità a Walter Chiari di poter interpretare uno dei suoi personaggi più riusciti.
Così si esprimono in molti su questo film.
A me… leggi tutto
Dovrei chiedere un congruo indennizzo alla redazione di Film Tv per avermi fatto perdere quasi due ore appresso a un film tanto inconsistente. Mi sarebbe bastato leggere il Morandini o il Mereghetti per farmi dissuadere da questa iniziativa esiziale. Siamo nella Milano nel pieno del boom economico e un gruppo di cinque amici prossimi agli "anta" si ritrova - più per caso che per desiderio - a… leggi tutto
Un gruppo di amici sui 40 anni si ritrova dopo parecchi anni (Chiari,Garrone,Rabal,Boschero,Guerrini,Moschin...) per una notte brava di liberta' e baldoria.Tutti sono sposati (meno uno) con famiglie a carico.Poi emergono le verita',le solitudini e i fallimenti di una vita.
Cesarino (Walter Chiari al massimo dei suoi lavori di attore) procaccia donne per tutti e mantiene due donne per finire in…
Le dieci "prime visioni" che porto alla vostra attenzione sono elencate in ordine di mia preferenza. Tutte dalla stessa fonte: You Tube. La gran parte…
Un film che andrebbe rivalutato perché ha tutte le carte in regola per essere riesumato dalle voragini del dimenticatoio in cui è sprofondato da parecchio tempo ormai.
Da riscoprire anche per il fatto che ha dato l'opportunità a Walter Chiari di poter interpretare uno dei suoi personaggi più riusciti.
Così si esprimono in molti su questo film.
A me…
Tutti e dieci i film sono visibili in rete.
Tra poco aggiungerò almeno un fotogramma per ciascuno. ♦
Un saluto da cherubino,
21 aprile 2022
♦ ore 19: fatto.
Disincantata e quasi sconosciuta opera di Damiano Damiani, che propone un argomento ripreso con alterni risultati da vari autori: l’incontro – a distanza d’anni – tra alcuni amici di gioventù come triste occasione per constatare i propri fallimenti e le proprie meschinità, che il divertimento e l’allegria forzata, patetici tentativi di nascondersi…
le rimpatriate, le riunioni, gli incontri dopo tanti anni e dopo anni che noi consideriamo gloriosi, possono nascondere grosse delusioni. possono anche essere i vasi di pandora che riaperti fanno uscire malumori e dissidi che avevamo sepolto sotto la morfinica coperta della nostalgia. in una milano fredda e nebbiosa si consuma questo rito di passaggio che tutto fa presagire come l'ultimo. la…
Sempre che si possa definire una commedia, io non ho riso e non ho sorriso. E' un ritratto sconfortante di un gruppo di amici - o mica tanto, meglio ex compagni di notti brave - che sono tutti a modo loro dei falliti. L'ambito principale del fallimento è quello sentimentale: i matrimoni, dove ci sono, sono solo di facciata, e ognuno si fa, per così dire, gli affari suoi. Poi…
Cinque amici milanesi, che si erano persi di vista, approfittano del momentaneo ritorno di uno di loro (trasferitosi a Roma) per passare insieme una serata di scorribande e rievocare i vecchi tempi; sono tutti più o meno benestanti tranne uno, che è rimasto ai margini ma che continua a essere il loro fulcro. Schema simile a quello di Giovani mariti di Bolognini, di cui sembra voler…
Dovrei chiedere un congruo indennizzo alla redazione di Film Tv per avermi fatto perdere quasi due ore appresso a un film tanto inconsistente. Mi sarebbe bastato leggere il Morandini o il Mereghetti per farmi dissuadere da questa iniziativa esiziale. Siamo nella Milano nel pieno del boom economico e un gruppo di cinque amici prossimi agli "anta" si ritrova - più per caso che per desiderio - a…
Probabilmente quel che ha più nuociuto a "La rimpatriata",film particolare nell'opera di Damiano Damiani,perchè è probabilmente quello in cui ha convogliato le sue massime aspirazioni,e voluto dare una cifra in odor d'autore alla pellicola,è l'averlo presentato come una commedia,mentre invece,salvo qualche spunto brillante,il dramma ribolle per tutta la narrazione,per emergere nel…
Ex Vitelloni dentro una Notte brava di Dolce vita, antesignani degli Amici miei: fra citazioni e luoghi comuni della commedia all'italiana, tipologia Sordi/Risi: caratterizzazioni schiette, fanfaroni presuntuosi incattiviti da una vita frustrante, ma basandosi non solo su di essa, Damiani disegna un quadretto estremamente impietoso - e realistico altrettanto - di un cambiamento sociale in atto.…
Film personale di Damiani, che tenta la via di una storia milanese, lontana parente dei Vitelloni di Fellini ed in anticipo rispetto ad un film per certi versi simile come Mariti (1970) di Cassavetes. Non tutto funziona come dovrebbe, forse perché non tutti i protagonisti sono ugualmente messi a fuoco e lo sguardo sul mondo femminile lascia un po’ a desiderare. Forse il personaggio…
Povera e miracolata tanto tempo fa, poi operaia, oggi soprattutto grassa, borghese e annoiata (ma non solo e non sempre...). La cosiddetta "capitale morale" - come tante altre città del mondo - si specchia nel cinema…
La "zingarata" è un breve viaggio (dis)organizzato da un gruppo di amici allo scopo di sfuggire alla routine quotidiana, almeno per un po’. Una sana zingarata, infatti, non deve beneficiare di una organizzazione…
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Commenti (5) vedi tutti
Un "come eravamo" anni sessanta.....
leggi la recensione completa di ezioConsiderato commedia, questo film di Damiani è invece solo drammatico, come quello cui mi sembra più logico paragonarlo ("Calle Mayor",1956). "Quando tra due persone c'è stato qualcosa quel qualcosa resta per tutta la vita": è Cesarino, reso alla grande da Walter Chiari. Spicca anche Léticia Román, attrice che recitò pochi anni ma numeri ne aveva.
commento di cherubinoUn Damiani esistenzialista mostra, attraverso l'incontro a distanza d'anni di un gruppo di amici, la fine delle loro illusioni giovanili in parallelo alle prime ombre del boom italiano del Dopoguerra.
leggi la recensione completa di alex1975Film ondivago con buoni Attori,Storia altalenante anche se Interpretata nei giusti modi con Musica di Sergio Endrigo e per il resto visione salvabile giusto quello che basta.voto.6.5.
commento di chribio1Bella commedia all'italiana di Damiani con un grande Walter Chiari
commento di antonio de curtis