Regia di Philip Ridley vedi scheda film
Un incubo magnifico, inquietante e commovente, con cui P. Ridley ci guida alla rivelazione del male attraverso la violenza e la depravazione, diretta e indiretta, dell'innocenza. Il piccolo Seth (l'ottimo J. Cooper) ha sì un gusto macabro e una visione distorta di ciò che lo circonda, ma è il contesto che lo porta a sviluppare le stesse tensioni, le ingiustizie, i pregiudizi, i fanatismi religiosi e le ostilità ottuse, le repressioni, le infelicità e le inquietudini che vomita la società stessa, fino all'egoismo che massacra ciò che più crede di amare (il - desiderato? - fratello Cameron del magnifico V. Mortensen).
Il regista esordiente, già scrittore, pittore e quant'altro, svolge magnificamente tutti i risvolti psicologici dell'intreccio con uno stile visionario brutale e suggestivo, insieme saldo e fiammeggiante, irrealistico e materico, sensuale e disturbante, dalla fortissima e misteriosa carica emotiva e riesce a saldare la forza visiva con il trascinante commento musicale di Nick Bicât, a volte con un effetto di shock, altre volte efficacemente melodrammatico. Splendida e abbagliante la fotografia di Dick Pope.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta