Regia di Atom Egoyan vedi scheda film
Mah. Di Egoyan mi erano piaciute molto le atmosfere sensuali di "Orchidea selvaggia", poi non mi sembra di ricordare altro che mi abbia colpito. Qui ho trovato irritante il gioco degli sbalzi temporali avanti e indrè alla "Pulp fiction", che in un thriller non hanno senso, servono solo per tentare di tenere sveglio lo spettatore, rischio che il regista-sceneggiatore-produttore deve aver subodorato. La storia vorrebbe essere intrigante, attuale, ma non convince. Il padre è, come ha scritto un altro recensore, uno stoccafisso, aggiungo strabico che non sarà una colpa ma non aiuta l'espressività. La poliziotta di colore con i capelli stirati vorrebbe essere bella ma non lo è, espressività così così, e poi io ci credo poco a queste presenze 'politically correct' nei film americani, che dubito proprio corrispondano al reale. Forse la cosa più originale è il giovane poliziotto 'ottuso' che alla fine si rivela ottuso per davvero, ma il 'cattivo' è caricaturale nella sua viscidità, assai poco credibile. E poi la domanda delle domande. Questi rapimenti con tanto di controllo a distanza per anni dei genitori, a che fine? Il sesso è del tutto assente, sembra tutta una roba cerebrale. Chiudo con l'espressione d'apertura. Mah.
(due stellette per la fotografia e la fanciulla 'da grande', molto bellina)
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