Regia di Atom Egoyan vedi scheda film
Da questa arrogante pellicola, oltre ad una bambina di nove anni e mezzo, è scomparso anche il cinema. Amen.
Un altro di quei film che mette a dura prova il comune senso di sopportazione, non perché tratti di un tema angoscioso e molesto come il traffico di bambini rapiti a scopo pedo pornografico, ma perché intesse un thriller in maniera beceramente approssimativa infarcendolo di castronerie sceneggiatoriali come solo di rado si riesce a collezionare.
Flashback isterici per risultare originali e incasinarti la già balzana storia messa su alla carlona in questa regione perennemente innevata dove evidentemente devono essere andate in blocco per il ghiaccio anche le più elementari regole d'ingaggio per un qualsiasi, accettabile, thrillerino da domenica pomeriggio.
Come siano rimasti coinvolti Ryan Reymolds e Rosario Dawson non è dato sapere. Forse amici della produzione..
Si accumulano come se piovesse - ma in realtà nevica quasi sempre - indagini di poliziotti schizzati, sindromi di Stoccolma, rapitori imprudenti, giochini improbabili, cacce all'uomo sbagliato, maniaci ridicoli, messe in scena patetiche, controlli inesistenti, vittime nevrotiche, alberi di Natale in versione Google maps.. di tutto, e tutto concentrato nella stessa comunità, martiri e carnefici che si incontrano senza capire e riconoscersi mai.
'sti nordici, per me, devono fare altro...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta