Regia di Nando Cicero vedi scheda film
Nonostante che sia ben costruito (buone anche le scene di battaglia), e nonostante anche una parvenza di trama lineare, "Armiamoci e partite!" si ricorda soltanto per un paio di battute e nulla più. Nella prima missione in cui vengono mandati come volontari - ovviamente per sbaglio, in quanto si erano fatti tutti avanti tranne loro, salvo che poi era stato ordinato il dietrofront e si erano trovati avanti a tutti - per l'esercito francese, Franco e Ciccio si guadagnano la croce di ferro di prima classe dell'esercito tedesco. Le spie tedesche comunicano con i piccioni viaggiatori e quando il capo ordina di mandare un messaggio urgente, l'agente tira fuori il pepe e lo cosparge sul sedere del volatile. Sul treno Franco incontra una bella spia tedesca (Martine Brochard), con la quale si svolge il seguente dialogo: Franco - Lo sa che guardandola bene mi ricorda una persona che ho già incontrato? Lili - Ah, può anche darsi... Franco - Lei è mai stata a San Marino? Lili - No. Franco - Nemmeno io... saranno stati altri due...
Tutto qui. Nella media di quanto i due comici giravano all'epoca.
Franco e Ciccio emigrano dalla Sicilia in Francia nel 1914 ed ottengono la cittadinanza francese giusto in tempo per andare al fronte nella Grande Guerra. Lì si ritroveranno per le mani un generale inglese caduto in catalessi ed ambito anche dallo spionaggio tedesco.
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