Regia di Ken Loach vedi scheda film
Grazie a uno stile disadorno (il film è girato in 16 mm), a una storia, a dei personaggi, a dei dialoghi perfettamente aderenti al contesto che racconta (l'autore Bill Jesse si manteneva lavorando nei cantieri) e a degli splendidi interpreti, Loach ci dà l'illusione di vivere fianco a fianco con i suoi operai. Ricco di humor il film avanza a ritmo sostenuto attraverso drammi e situazioni da commedia nera. Il divertimento si trasforma in indignazione e poi in rabbia fino al gesto finale che si vorrebbe liberatorio. Senza crederci realmente il regista sembra concludere che la vendetta fine a se stessa sia ormai l'unica via percorribile. È questa provocazione salottiera l'unica pecca di un film, manicheo certamente, ma vibrante; la quintessenza del cinema contro.
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