Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Solido musicarello con Little Tony, aspirante pilota di formula 3 dall'ugola d'oro, che sciorina i suoi cavalli di battaglia fra prevedibili vicende. Di grande culto spaghettistico per la scena sul set di un sequel di Django, con Sergio Corbucci che chiama la pausa dicendo "dopo giriamo il taglio del naso"... Bravi Amendola e Lionello.
Fulgido esempio di “musicarello”, ossia quel genere cinematografico di grande successo soprattutto negli anni ’60 in cui si costruiva una (spesso molto fragile) storia d’amore come pretesto per una serie di esibizioni ad opera di un cantante di successo in quel momento, Riderà (Cuore matto), diretto nel 1967 da Bruno Corbucci, che sia come regista che come sceneggiatore ha attraversato tutti i generi, soprattutto sul versante della commedia (dagli spionistici con Lando Buzzanca alla serie delle “squadre” e dei “delitti” con Tomas Milian) e che ha diretto una manciata di musicarelli (Questo pazzo, pazzo mondo della canzone, 1965 con Gianni Morandi, Dino, Lucio Dalla, Petula Clark e molti altri, Marinai in coperta, 1967 con Little Tony, Zum zum zum, 1968 sempre con Little Tony, Lisa dagli occhi blu, 1969 con Mario Tessuto, Zum, zum, zum n° 2, 1969, con Little Tony, Orietta Berti e Pippo Baudo) è costruito sul successo del 1966 di Little Tony, nato dal Cantagiro e più di un milione di copie vendute, cui viene affiancato tra parentesi il titolo del 45 giri (scritto da Totò Savio, poi con gli Squallor) pubblicato nell’anno di uscita del film, primo posto in classifica e caposaldo della discografia del cantante di Tivoli.
Se Little Tony, vero eroe italiano del rock and roll fino all’ultimo giorno, è qui protagonista con le sue canzoni, la commedia si posa sulle spalle del trio composto da Ferruccio Amendola, Lucio Flauto e Oreste Lionello (con il tocco di classe apportato da Raimondo Vianello come investigatore un po’ scemo), aspiranti artisti (attore, pittore e poeta), squattrinati coinquilini di Little in un misero appartamento con vista imprendibile sulla città eterna. Antonio – Little Tony è invece un meccanico aspirante corridore automobilistico che per raggranellare qualche soldo si esibisce nelle trattorie della città. Ed è proprio nella veste di cantante che troverà la sua fortuna grazie al produttore J. K. Deline, che lo preferirà a Elvis Presley per un film da girare negli Stati Uniti.
Sarà frequentando l’ambiente del cinema che il rapporto tra lui e la fidanzata Giulia (destinataria della canzone “Il mio amore con Giulia”, lato B del 45 giri di “Riderà”) verrà messo a dura prova. Va da sé che tutto troverà una soluzione ideale e il film si concluderà con Little in partenza per l’America, fornendo lo spunto per un seguito, Cuore matto…matto da legare, girato l’anno successivo dal solo Amendola ma scritto ancora con Corbucci.
Il film, che come tutti quelli appartenenti al genere trova il suo punto di forza nelle esibizioni musicali pre-videoclip, e nei siparietti comici che hanno lo scopo di rafforzare il ritmo grazie a caratteristi che elevano la qualità recitativa – non eccelsa, va detto – dei cantanti protagonisti, presenta una scena di straculto in cui si vede lo scalcagnato quartetto impegnato sul set di un western diretto da Sergio Corbucci (fratello di Bruno e autore l’anno precedente dell’imprescindibile Django), in cui appare anche il direttore della fotografia Riccardo Pallottini.
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