Regia di Takayuki Hirao vedi scheda film
Misteriosi ed aggressivi pesci dotati di gambe meccaniche lasciano le fredde acque del mare giapponese per invadere le strade delle maggiori metropoli accompagnati da un odore nauseabondo. Come se non bastasse, sembrano essere portatori, oltre che di squartamenti e di disordini cittadini, di un virus capace di infettare anche gli umani e di renderli esseri disgustosi.
Se un sunto tale non fosse abbastanza per trasmettere il livello di follia di questa pellicola, sappiate che è tratta da uno spaventoso manga di Junji Ito, uno dei più acclamati fumettisti horror giapponesi, conosciuto per le aberranti atmosfere che riesce a creare solo con carta e matita.
L'OAV (Originale Anime Video, cioè produzione animata giapponese dedicata solo all'home video) è esteticamente ben realizzato, con inquadrature quasi cinematografiche e animazioni molto fluide, soprattutto nelle scene di attacco dei pesci e di panico generale. Ma sono proprio questa poca sciatteria e questa eccessiva pulizia visiva che la rendono un'opera non degna di essere tratta da un'opera di Ito, in quanto non è stata resa fede al suo stile di disegno sporco e angosciante, vivacizzato dall'utilizzo di colori troppo accesi e di ambientazioni troppo vivaci.
Considerate anche le infelici differenze narrative, quella che poteva essere una buona traspozione di un cupo manga nipponico si trasforma in un film animato dell'Asylum, in cui il fanservice (l'inutile scena di sesso, non presente nell'opera originale, e il principio di tentacle rape non possono passare inosservati) e il buonismo da due soldi sono totalmente fuori luogo per quanto riguarda lo stile del fumettista, ma non per gli standard di una pellicola trash e volutamente sopra le righe.
Concludo questa breve recensione affermando con certezza che questo film deluderà i fan più accaniti di Ito, in quanto non si avvicina neanche minimamente alle angoscianti atmosfere create dal visionario disegnatore, ma potrà comunque divertire ed intrattenere (come personalmente ha fatto) gli amanti dei B-Movies con squali camminatori e macchinari a propulsione rettale.
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