Regia di Massimo Troisi vedi scheda film
Grande esordio di Massimo Troisi nel cinema, con una deliziosa Fiorenza Marchegiani.
Ricomincio da tre Italia 1981 la trama: Gaetano è un giovane di Napoli, un po’ apatico e timido, però ha un piano lasciare la casa, abbandonare gli amici e trasferirsi a Firenze da sua zia. Qui conosce Marta che fa l’infermiera in una struttura di igiene mentale e tra situazioni paradossali inizia a frequentarla. La recensione: Il debutto al cinema di un grande autore comico Massimo Troisi, un film scombiccherato, ma geniale, una gag dietro l’altra senza soluzione di continuità. Il lancio nel cinema lo si deve alla intuizione dei produttori Mauro Berardi e Fulvio Lucisano che lo videro in teatro e lo convinsero a dirigere ed interpretare “Ricomincio da tre”, Troisi viene come Carlo Verdone dalla scuola della televisione, grazie al trio comico “La smorfia”, con Lello Arena e Enzo Decaro, chi tra quelli della mia generazione, non li ricorda in programmi come “Non stop” e “Luna Park” tra il 1977 e il 1979, era cabaret filmato con un surrealismo alla fratelli Marx, incredibilmente il passaggio dagli sketch al cinema funzionò, nonostante il linguaggio di Troisi, in napoletano stretto il film fu amato anche al nord, grazie alla simpatia ed espressività del comico, fu uno dei grandi successi in sala nel 1981 e lancio’ la carriera di Massimo Troisi bella intensa e di successo, purtroppo breve per la sua prematura scomparsa nel 1994 con “Il Postino” suo ultimo grande successo girato con il regista inglese Michael Radford. Ricomincio da te piacque a tutti, critici, pubblico ed addetti ai lavori, fu una ventata nuova in un cinema italiano in crisi ed a corto di idee, la commedia all’italiana era in piena involuzione ed Alberto Sordi uno degli interpreti migliori di quell’epoca d’oro lo indico’ come il vero erede della grande scuola comica napoletana Totò ed i fratelli De Filippo, disse a ragione “Attori lo si può diventare, ma comici, si nasce è un dono. Massimo Troisi aveva questo dono di fare ridere, anche per un volto particolare una mimica tutta sua ed una gestualità surreale ed accattivante. Il film nonostante sia povero di mezzi, tutto giocato sulla simpatia degli attori, tra cui Lello Arena ed una dolce e simpatica Marta l’infermiera interpretata bene da Fiorenza Marchegiani. Film sperimentale e si vede la matrice teatrale, però nella sua semplicità fu un successo, perché fu apprezzata l’originalità della messa in scena. Il film fu importante anche per il sodalizio artistico con il cantante Pino Daniele, cito “Pensavo fosse amore invece era un calesse” “Le vie del Signore sono finite”. Massimo Troisi un attore surreale, profondamente ed intimamente malinconico, che seppe conquistare il pubblico con i suoi film, aveva anche una vena poetica, un grande commediante, che faceva ridere e sorridere con intelligenza ed arguzia. Ha attraversato la nostra vita di spettatori toccandoci profondamente nella nostra anima ed ora vedendo i suoi film ridiamo ancora e ci emozioniamo, pensando alla brevità della sua vita terrena, però felici di poterlo avere ancora insieme a noi grazie ai suoi meravigliosi film il suo lascito, grazie Massimo caro. Voto 7.5 Interpreti e personaggi Massimo Troisi: Gaetano Lello Arena: Raffaele Sodano Fiorenza Marchegiani: Marta Lino Troisi: Ugo Marco Messeri: malato mentale Marina Pagano: zia Antonia Deddi Savagnone: madre di Gaetano Vincent Gentile: Frankie Laura Nucci: Ida Renato Scarpa: Robertino Luciano Crovato: Alfredo Michele Mirabella: autista depresso Cloris Brosca: Rosaria, sorella di Gaetano
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