Gaetano (Massimo Troisi), giovane napoletano timido e impacciato decide di fuggire dall'inerzia di Napoli e dalla famiglia e va alla ricerca di stimoli più vivi altrove. Approda a Firenze dove trova un appoggio presso una zia, ma appena viene a sapere che la donna convive con un professore accetta l'ospitalità di un ragazzo italoamericano che lo vuole iniziare alla predicazione della "parola" all'interno di una setta protestante. Intanto Gaetano conosce una ragazza...
Note
Esordio di Massimo Troisi come regista cinematografico che sfrutta la propria comicità originale per un approccio inconsueto. Col suo tipico stile pacato, di narrazione e di recitazione, Troisi sa costruire un'atmosfera di sottile malessere e di indefinibile insoddisfazione.
La comicità garbata, spontanea e stralunata del compianto Troisi dà vita ad una commedia che con arguzia, ironia e leggerezza affronta una serie di tematiche tutt'altro che banali, dall'emancipazione dalla famiglia ai rapporti tra i due sessi, dall'amicizia alla discriminazione.
Dalla provincialità all'indipendenza cosmopolita, Troisi rappresenta una storia dai cliché risaputi sull'emigrazione attraverso una vis comica effervescente (aiutata dai bravi caratteristi).
Opera prima, la cui essenzialità, da taluni criticata, consente di considerarla un vero e proprio classico, nel senso più autentico del termine. L'essere umano, con le sue emozioni, è al centro di tutto, e anche la macchina da presa rimane un elemento che deve (può) soltanto limitarsi a registrare, senza nulla apportare.
Un giovane napoletano parte alla ricerca di se stesso e del suo posto nel mondo. Parla molto, va diverse volta avanti e indietro, non arriva lontano e non trova un granché.
Uno dei migliori esordi comici del nostro cinema, il primo e miglior film di Troisi fu una rivelazione. Fresco ed originale, forse, a 27 anni di distanza un po' invecchiato, ma pur sempre godibile.
Commedia di grande successo, non banale, capace di riflettere su temi alti come la religione, il Nord ed il Sud, la pazzia, le tradizioni. Con un Massimo Troisi, veramente, bravissimo. Voto: 8, 5.
Voto 7,5! Il film poggia interamente sui dialoghi, che Troisi scrive e interpreta con una naturalezza e spontaneità tale da trasformare scene comiche in gag esilaranti: si ride davvero tanto!
uno dei primi film interpretati da Troisi, godibile anche per chi non digerisce il napoletano stretto parlato da quest'attore in quasi tutte le sue pellicole
Massimo Troisi è insuperabile nel suo genere. Un mostro di bravura, di simpatia, di semplicità sempre godibile. Sarebbe capace di far diventare divertente anche un attaccapanni. E' un mito sottovalutato.
VOTO : 6 Sinceramente non l'ho trovata una commedia poi così riuscita. Sfrutta i soliti scontati luoghi comuni e non ha nappure tanto ritmo. A salvare il tutto ci pensa la delicatezza di un Troisi simpaticamente imbranato.
Buon esordio per Troisi dietro la macchina da presa. La comicità è la sua, inconfondibile, che qui si avvale della "spalla" Arena. Il film è lento, ma per niente noioso, con un finale che arriva inaspettato.
il rimpianto è che film del genere nel 2000 non ce ne saranno piu'! quella genuinità che incontra il mondo moderno e non si spaventa ma gli và in contro senza paura! un film esilarante e commovente e NAPOLETANO!!
Finalmente sono riuscito a vederlo anch'io questo esordio di Massimo Troisi che ebbe tanto successo e riscosse molti apprezzamenti nell'Italia di circa trent'anni fa, facendogli vincere anche il Nastro d'argento e il David di Donatello come miglior attore. La comicità di Troisi resta l'elemento di maggiore solidità, con i suoi dialoghi esilaranti e i suoi buffi tormentoni… leggi tutto
Posso dire, ad onor del vero, di non essermi mai annoverato tra gli estimatori ed i sostenitori del personaggio e della comicità del fu Massimo Troisi e questo film, a tratti simpatico ma troppo banalmente insulso, me ne dà purtroppo ragione e dico purtroppo perché avrei forse voluto che avvenisse l'esatto contrario, ecco. leggi tutto
Mea culpa. Evidentemente è giunta l'ora di ammettere che il sottoscritto ha un problema con Massimo Troisi. Ora, un'antipatia a pelle per definizione non si può calcolare (così come nemmeno evitare), viene da sè e amen, ma il colmo della sventura è provarla per un attore ed autore dotato e scomparso pure prematuramente. Ovvero: per un artista capace, e pure… leggi tutto
Posso dire, ad onor del vero, di non essermi mai annoverato tra gli estimatori ed i sostenitori del personaggio e della comicità del fu Massimo Troisi e questo film, a tratti simpatico ma troppo banalmente insulso, me ne dà purtroppo ragione e dico purtroppo perché avrei forse voluto che avvenisse l'esatto contrario, ecco.
L'espressione "classico" viene spesso, e intuitivamente, associata ad "antico". L'etimologia, per contro, rimanda al significato di "migliore". L'epoca classica, a sua volta, rimanda a un periodo storico ben preciso, e contraddistinto da semplicità e purezza, di idee e di rappresentazioni. Non riesco a immaginare un termine differente, per descrivere questo debutto cinematografico…
Ricomincio da tre Italia 1981 la trama: Gaetano è un giovane di Napoli, un po’ apatico e timido, però ha un piano lasciare la casa, abbandonare gli amici e trasferirsi a Firenze da sua zia. Qui conosce Marta che fa l’infermiera in una struttura di igiene mentale e tra situazioni paradossali inizia a frequentarla. La recensione: Il debutto al cinema di un grande…
Gaetano (Massimo Troisi) è un ragazzo timido e impacciato che un giorno decide di recarsi a Firenze per cambiare vita. Qui, tra una disavventura e l’altra, incontrerà l’amore. Un Troisi dall’irresistibile mimica e tempi comici perfetti tiene banco e strappa il sorriso in questa piacevole commedia diretta da lui medesimo che, oltre a riportarci alle atmosfere…
È molto difficile per me scrivere in maniera oggettiva di Troisi e del suo cinema, troppo forte la sua assenza e troppo importante la sua presenza. Quando guardo i suoi film la soggettività prende il sopravvento la risata è accompagnata dalla malinconia per quello che poteva essere e non è stato. La sua avventura di regista non può che cominciare da Napoli ,…
Questo film è un curioso esempio di cinema semplicissimo, girato dal neofita Troisi, che però funziona bene, chissà come. Cinematograficamente è esile, ma la sostanza sta altrove, cioè nella bravura dell'attore/regista e nella carica di umanità che sa infondere alle situazioni e al suo personaggio.
il personaggio a poco a poco ci coinvolge e ci…
Curiosa (ma ovviamente non casuale) trasferta non napoletana per l'esordio cinematografico di Troisi. La confusione di un giovane spaesato, vissuta con un'amarezza sottile che viene mascherata da modi gioviali e da un sarcasmo tanto amabile che a prima vista può apparire fine a sé stesso (ma che dice più di dieci trattati), il tutto incorniciato da una svogliata…
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Commenti (29) vedi tutti
La comicità garbata, spontanea e stralunata del compianto Troisi dà vita ad una commedia che con arguzia, ironia e leggerezza affronta una serie di tematiche tutt'altro che banali, dall'emancipazione dalla famiglia ai rapporti tra i due sessi, dall'amicizia alla discriminazione.
commento di Fanny SallyDalla provincialità all'indipendenza cosmopolita, Troisi rappresenta una storia dai cliché risaputi sull'emigrazione attraverso una vis comica effervescente (aiutata dai bravi caratteristi).
commento di Stefano LOpera prima, la cui essenzialità, da taluni criticata, consente di considerarla un vero e proprio classico, nel senso più autentico del termine. L'essere umano, con le sue emozioni, è al centro di tutto, e anche la macchina da presa rimane un elemento che deve (può) soltanto limitarsi a registrare, senza nulla apportare.
leggi la recensione completa di Souther78Grande esordio di Massimo Troisi nel cinema, con una deliziosa Fiorenza Marchegiani.
leggi la recensione completa di claudio1959Ostia di nuovo
leggi la recensione completa di tafoObiettivamente.... seguire i dialoghi ed il comportamento di 2 imbranati sottosviluppati, non l'ho trovato divertente; voto 2
commento di stokaiserUn giovane napoletano parte alla ricerca di se stesso e del suo posto nel mondo. Parla molto, va diverse volta avanti e indietro, non arriva lontano e non trova un granché.
leggi la recensione completa di BalivernaQuanto ci manchi Massimo... Un film unico, ti entra nel cuore e nella mente.
leggi la recensione completa di silviodifedeDivertentissimo, esilarante ed intelligente.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiIl tenero Troisi rivedendolo dopo tanti anni mi ha dato un'impressione più struggente che divertente. Rimane comunque un bel film.
commento di Artemisia1593Esilarante.
commento di rosarioUno dei migliori esordi comici del nostro cinema, il primo e miglior film di Troisi fu una rivelazione. Fresco ed originale, forse, a 27 anni di distanza un po' invecchiato, ma pur sempre godibile.
commento di sasso6710
commento di danandre67Commedia di grande successo, non banale, capace di riflettere su temi alti come la religione, il Nord ed il Sud, la pazzia, le tradizioni. Con un Massimo Troisi, veramente, bravissimo. Voto: 8, 5.
commento di wundtun film dolce e pacato, capace di affrontare certi temi con tranquillità e senza strafare, niente a che vedere con i film di pieraccioni.
commento di guccio
commento di Daltonall'esordio Troisi girò un film intelligente e davvero spassoso
commento di legolasIl film più divertente di Massimo Troisi. Imperdibile.
commento di mosezcapolavoro
commento di fabiocastycapolavoro
commento di fabiocastycapolavoro
commento di fabiocastyVoto 7,5! Il film poggia interamente sui dialoghi, che Troisi scrive e interpreta con una naturalezza e spontaneità tale da trasformare scene comiche in gag esilaranti: si ride davvero tanto!
commento di Mr Blondeuno dei primi film interpretati da Troisi, godibile anche per chi non digerisce il napoletano stretto parlato da quest'attore in quasi tutte le sue pellicole
commento di bocchanE' un cult-movie per gli ammiratori di Troisi. Le trovate sono tantissime, originali e non scontate con un Lello Arena altrettanto irresistibile.
commento di sillabaMassimo Troisi è insuperabile nel suo genere. Un mostro di bravura, di simpatia, di semplicità sempre godibile. Sarebbe capace di far diventare divertente anche un attaccapanni. E' un mito sottovalutato.
commento di bender78VOTO : 6 Sinceramente non l'ho trovata una commedia poi così riuscita. Sfrutta i soliti scontati luoghi comuni e non ha nappure tanto ritmo. A salvare il tutto ci pensa la delicatezza di un Troisi simpaticamente imbranato.
commento di supadanyDivertentissima commedia, fatta come sempre di gag, che qui non sono molto agganciate, ma che fanno sempre ridere…
commento di RageAgainstBerluscaBuon esordio per Troisi dietro la macchina da presa. La comicità è la sua, inconfondibile, che qui si avvale della "spalla" Arena. Il film è lento, ma per niente noioso, con un finale che arriva inaspettato.
commento di screamil rimpianto è che film del genere nel 2000 non ce ne saranno piu'! quella genuinità che incontra il mondo moderno e non si spaventa ma gli và in contro senza paura! un film esilarante e commovente e NAPOLETANO!!
commento di 9 gatti