Regia di Wes Anderson vedi scheda film
Bizzarro. Forse la parola che più rappresenta lo stile di questa pellicola è proprio il suddetto termine. Se poi consideriamo che alla regia troviamo Wes Anderson tutto si chiarisce nella nostra testa cinefila (e non). Scelto come film d’apertura della 64ma edizione del festival di Berlino, dove si aggiudica il premio della giuria, ha la trama piuttosto vivace, come i colori della fotografia, è a dir poco adorabile: racconta di Gustave H., un sensazionale Ralph Fiennes quasi irriconoscibile nei panni del leggendario concierge dell’hotel in questione, e del giovane garzoncello Zero, alle prese con un dipinto inestimabile “Ragazzo con mela” fulcro della battaglia di un enorme patrimonio di famiglia. Divertente e scorrevole non solo grazie ai colori e alle ambientazioni ma anche grazie alla modalità del racconto, è lo stesso garzoncello ormai invecchiato che tramanda la narrazione ad un giovane scrittore che ne sfornerà un libro, a rendere il tutto più attraente; il nutrito cast di attori noti diventa il motivo principale per tenere gli occhi aperti votati all’individuazione della star “sotto copertura”. Un buon film a cui ho dato fiducia solo dopo la prima mezz’ora ma ne è valsa la pena. Resta il merito di averlo individuato come film da vedere al cinema senza ahimè esserci riuscita.
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