Regia di Wes Anderson vedi scheda film
Il buon Anderson si sta sempre più specializzando, ormai, in splendide torte. Il suo cinema è sempre più simile all'arte pasticcera, qualcosa di certamente goloso, che si guarda con gli occhi incollati alla vetrina, ma che dopo la seconda fetta stomaca e repelle un poco. Qui, forse più che in altri film precedenti, è tutto un virtuosismo di ghirigori, sbuffi colorati, morbidezze e croissant, che, appunto, all'inizio affascina, ma quando ci si accorge che c'è poco altro, annoia. E' un simpatico cartone animato con una simpatica carrellata di simpatici attori più devoti a Anderson che alle loro mamme, un tentativo d'omaggio a certo cinema noir anteguerra, ovviamente rivisto e corretto, che ha una trama esile come uno strato di panna nel mezzo di una Saint Honoré. Insomma, a me Wes Anderson ha un po' stancato, per dirla tutta. Non so se continuerà imperterrito con queste operine un po' furbe e dolciastre o se riuscirà a tornare a dare consistenza al suo bel cinema, ritrovando quell'equilibrio fra il suo stile e la commedia, com'era agli inizi (vedi "I Tenenbaum" o "Il Treno Per il Darjeeling"). E' ancora giovane e il rischio è che continui a sfornare queste caramelline in eterno. Un po' meno fioretto e un po' più sciabola, Mr. Anderson!)
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