Regia di Wes Anderson vedi scheda film
E' solo il secondo film di Wes Anderson che vedo. Ammetto il limite di non capirlo e di non capirne il messaggio ammesso che ci sia. Ciò non vuol dire che non ne abbia apprezzato la straniante collocazione geografica, i colori pastelli, i mezzi di trasporto cartonati, il supercast straordinario, il clima surreale e leggero, l'ironia che traversa l'intera storia veloce e velocizzata, nonché le interpretazioni degli attori. Poi mi chiedo: se un gruppo di attori così celebri accorre a recitare anche parti minime, allora si tratta di un genio assoluto e questo incrementa il mio dispiacere per non capire questo genere di film. Forse l'unica chiave è lasciarsi trasportare senza farsi domande, godendo del puro cinema che trasuda la pellicola, ma non so se ci riesco. Poi ci sono punti di contatto con l'altro film di Wes Anderson che ho visto ossia Asteroid City: la voce narrante, le ambientazioni quasi teatrali con uso di fondali o scenari palesemente fittizi, trasformazione fisica degli attori (basti pensare ai denti quasi vampireschi di Willem Dafoe, all'anziano ipertatuato Harvey Keitel, ai baffi di Jude Law etc.), mezzi di trasporto improbabili (specie treni, funivie etc). Non so dire se mi sia piaciuto. Sicuramente è interessante, è fantasioso, ha un ritmo diseguale, è giocato tutto sull'assurdo di tutto, ma forse è il suo bello. Davvero eccezionale come sempre è Ralph Fiennes uno dei miei attori preferiti di sempre, per la sua versatilità, la sua mimica, la sua perfezione da attore forse di altre decadi. Sicuramente da vedere, ma non so lo rivedrei.
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