Regia di Elaine May vedi scheda film
NIENTE DI GRAVE, ENRICHETTA
Dai e ridai un ricco di professione si è ridotto sul lastrico. Le prospettive sono deprimenti: suicidarsi o sposarsi? Il titolo italiano rivela quale corso prenderanno i suoi pensieri. La trama possiede la logica inesorabile dei cartoni alla Tex Avery, peccato che, almeno sulle prime, la May allunghi inutilmente il brodo. Una volta entrati nel vivo però il film non perde un colpo. Il contrasto tra l’inettitudine della sposina e l’aplomb intinto nel curaro di W. Matthau è un dono del cielo. Matthau e questo film ne è una prova lampante, è uno dei più grandi comici che il cinema abbia mai avuto, capace di strappare la risata col più piccolo muscolo di un viso apparentemente granitico.
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