Regia di Victor Vu vedi scheda film
Discreto wuxia vietnemita, diretto dal 37enne Victor Vu, che segue lo stile del filone cinese inaugurato a inizio millennio dai film di Ang Lee, Zhang Yimou e Kaige Chen. Il cast è composto quasi interamente da attori esordienti, ma tutti ben adatti ai ruoli e abbastanza abili nelle scene d'azione. La storia vede un infante giungere in un tempio remoto e isolato. Qui viene cresciuto e addestrato da un anziano monaco, grande esperto nelle arti marziali. Dodici anni dopo, durante una visita delle guardia reale al tempio, il ragazzo riconosce alcuni dei soldati. Il monaco rivela così al giovane che lui è in realtà Nguyen Vu, l'unico sopravissuto della famiglia di un nobile che è stata giustiziata con l'accusa di aver complottato per la morte del re. A Vu viene comunicato da un amico dell'esistenza di una lettera che scagionerebbe dall'accusa i suoi famigliari defunti, il ragazzo si mette così in viaggio per trovarla e vendicarsi della regina ora al trono. Alla sua missione si aggiungono due sorelle e abili guerriere, anche loro intenzionate a vendicarsi per la bruttale ucciosione della loro sorella maggiore e del cavalliere che le aveva salvate. Le cose sono tuttavia più complesse di come appaiono e Vu dovrà fronteggiare il tradimento del falso amico... Film appassionante e ben costruito che, pur non eguagliando l'imponenza delle pellicole cinesi, mostra una spettacolarità elevata e una notevole cura scenografica. Gli elementi restano sempre quelli titpici di queste storie: l'estetismo dei paesaggi e un forte contatto con la natura, la tormentata storia d'amore tra i due protagonisti e le sequenze di arti marziali abbinate agli effetti speciali. Tali aspetti si conclilano quasi sempre molto bene, confermando la loro sinergia anche in questo caso. Le sequenze di combattimento sono spesso molto irrelai e con qualche effetto da video games che poteva venire evitato, ma le ambientazioni si rivelano sempre convincenti e originali col giusto livello di tensione. Non un capolavoro come LA CITTA PROIBITA o THE SORCERER AND THE WHITE SNAKE, ma comuqnue nella media di uno dei generi che preferisco. Per gli appassionati può essere un titolo di un certo interesse.
Buona
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta