Regia di Luciano Tovoli vedi scheda film
ad un generale che ha prestato servizio nelle retrovie, viene chiesto di riportare a casa i resti dell'unità blu, che ha combattuto in albania durante la seconda guerra mondiale. oltre al governo, anche la fascinosa vedova del generale di quell'unità, gli chiede insistensualmente di riportare a casa i resti del marito per potersi liberare da quella prigionia, che fin da giovincella quando lo sposò, l'ha incatenata al lussuoso castello e fin'ora all'ingombrante tomba vuota del consorte. e così insieme al cappellano, parte la spedizione. veniamo a conoscenza del fatto che anche il cappellano prova qualcosa che va aldilà del semplice affetto, per quella frivola vedova. strappa i fogli da un calendario con su una sua fotografia. la ricerca delle spoglie mortali dei soldati continua fino a quando non incontrano una spedizione simile, ma tedesca guidata da un generale giovane e fascinoso. le ossa vengono rubate a quanto pare da rivali che devono portare a casa comunque qualcosa non importa in che modo. il generale è un ubriacone e non fa che pensare alle sensuali richieste della vedova. finalmente le ossa vengono recuperate ma in un gesto di infantile stizza vengono gettate in un fiume dal generale ingelosito fin nel midollo. solo che o le ossa o niente vedova e si arriva ad un momento esilarantissimo tra il generale italiano e quello tedesco per la ricerca di uno scheletro che sia il più uguale possibile. un film strano, breve ma intenso e soprattutto interpretato magnificamente da un mastroianni di proporzioni leviataniche. si sente, quasi si tocca, il pensiero di quell'attore nel momento in cui ha accettato il ruolo e già il suo cervello che macchinava per interpretare quell'omuncolo piccolo, invidioso e geloso di chiunque. l'evoluzione di un ometto che non ha fatto la guerra, ma l'ha pilotata, che da fuori di testa alla sola idea balzana di ritrovare i resti del marito della donna che vorrebbe avere. basta la scena nell'hotel insieme a quel torello di gerard klein quando contrattano per rednersi conto di quello che ha fatto e di quello che qualsiasi altro avrebbe fatto al posto suo. è grazie a questi artigiani nonchè signori se il cinema farà la storia e vi resterà.
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