Regia di Claudio Amendola vedi scheda film
Il felice esordio dietro la macchina da presa di Claudio Amendola è una commedia garbata e divertente che tratta i temi dello sport e dell'amicizia, unendoli ad uno sguardo leggero ma non superficiale sui problemi della precarietà del lavoro e degli affetti.
L'originalità della trama risiede soprattutto nell'aver scelto di rappresentare uno sport di recente notorietà in Italia, ovvero il tanto discusso curling che pure è stato sconosciuto come disciplina olimpica, la trovata esilarante è invece quella di mostrare quattro aspiranti campioni che in verità non sono affatto degli sportivi, bensì quattro poveri diavoli che si destreggiano con difficoltà tra problemi economici e familiari, e ripongono le loro speranze di rivincita proprio nella partecipazione alle Olimpiadi invernali, dove si qualificano, nonostante la loro mediocrità, per mancanza di squadre.
In piacevole equilibrio tra momenti di brio e altri più incentrati sui sentimenti, la storia si avvale di un quartetto di bravi attori con una carriera divisa tra televisione e cinema - l'onnipresente Edoardo Leo, co-sceneggiatore insieme allo stesso Amendola, il malinconico romanaccio Ricky Memphis, l'istrionico Antonello Fassari, e uno stropicciato Ennio Fantastichini - che incarnano con efficacia dei personaggi ben caratterizzati, nelle loro immaturità, debolezze e frustrazioni, che si amalgamano molto bene. Gradita e ben inserita anche l'unica donna del cast, la spigliata Francesca Inaudi.
Girato con leggerezza, ironia e umiltà, coinvolge e diverte.
Semplice ed efficace.
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