Regia di Claudio Amendola vedi scheda film
Buon esordio di Claudio Amendola dietro la mdp, il suo La mossa del pinguino piace.
La mossa del pinguino Italia 2014 la trama: Bruno trentenne con la sindrome di Peter Pan è sposato con Eva ha con lei un figlio adolescente e vive la sua vita in modo leggero. Perde un lavoro dietro l’altro, passa il suo tempo ad organizzare progetti che non portano a niente ed a giocare a biliardino con Salvatore il suo amico di una vita. La mancanza di soldi ed i rapporti difficili con la moglie lo convincono un giorno a formare una squadra di curling per finalmente “svoltare”economicamente e partecipare alle Olimpiadi invernali di Torino. Nel folle progetto coinvolge Salvatore, Nazareno detto Neno un biscazziere di dubbia moralità ed Ottavio un vigile in pensione. La recensione: La mossa del pinguino è un film diretto da Claudio Amendola, al suo debutto come regista. Prodotto da Videa con il contributo del MiBACT in collaborazione con Istituto per il credito sportivo, Sky Cinema, Corriere dello Sport, RDS e Film Commission Torino Piemonte. Claudio Amendola attore di buon livello debutta con questa commedia dolce amara come regista ed il risultato è discreto, sa usare efficacemente la mdp. Dopo questo film ha girato nel corso degli anni i seguenti film tutti a loro modo apprezzabili: Il permesso - 48 ore fuori (2017) I cassamortari (2022) I cassamortari 2 (2023). Il film è girato in modo semplice e godibile, ma efficace, si distingue nel panorama del cinema italiano affetto dalla sindrome del carinismo. Originale il tentativo di aver successo in uno sport sconosciuto in Italia il curling da parte di sfaccendati ed organizzati male. Non si ride in modo sguaiato e grasso, ma si sorride molto in questa pellicola. Non rimarrà impressa nella memoria, ma è ben confezionata ed equilibrata in modo armonico, vi e sentimento, che non scade nel sentimentalismo e si parla dei precari del lavoro e lo scavo psicologico di tutti i personaggi è analizzato con efficacia. Uno spaccato efficace della società italiana. Gli attori portano il loro onesto contributo ed i loro personaggi non solo solo da cartolina, ma hanno la loro umanità, sono reali e ci si affeziona a loro durante la visione. Su tutti il bravo Edoardo Leo commediante di classe, la dolcissima Francesca Inaudi nel ruolo della moglie Eva delusa e disillusa, ma profondamente innamorata del suo Bruno. Ricky Memphis è Salvatore l’amico di una vita, il compianto Ennio Fantastichini è Ottavio il vigile in pensione, recentemente rivisto nel nuovo film di Paolo Virzi’ “Un’altro ferragosto” un attore di altissimo livello ed Antonello Fassari per ultimo interpreta Nazareno il laido biscazziere, anche lui personaggio azzeccato ed attore che conosce il suo mestiere. Il film per concludere la disamina non è comico, ma una commedia amara sul fallimento esistenziale e sul tentativo di riscatto sociale di quattro persone senza arte né parte. Il ritmo del film non è diseguale. I dialoghi sono efficaci e ben scritti e la sceneggiatura è semplice, ma molto efficace. Dura novanta minuti, che scivolano via senza sbadigliare e l’attenzione rimane alta da parte dello spettatore, piace il brio di questa commedia frizzante. Claudio Amendola buona la prima. Interpreti e personaggi Edoardo Leo: Bruno Ricky Memphis: Salvatore Ennio Fantastichini: Ottavio Antonello Fassari: Nazareno Zucchinari detto Neno Francesca Inaudi: Eva Damiano De Laurentiis: Yuri Sergio Fiorentini: Padre di Salvatore Rita Savagnone: Direttrice museo Vittorio Emanuele Propizio: Fabio Barbara Scoppa: Lisa Stefano Fresi: Omone Antonello Morroni: Sostituto di Bruno Alessia Amendola: Isolde
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