Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film
E' un curioso esperimento cinematografico a metà tra il sonoro e il muto, nel senso che musica e rumori ci sono, ma il parlato è limitato a qualche battuta qua e là. Si vede, comunque, che dietro la macchina da presa c'è un regista con del talento, o meglio, un futuro famoso regista. Si nota una certa cura per le inquadrature e un interessante lavoro sul montaggio, che si avvale anche di spezzoni che riproducono l'immaginazione o i ricordi dei protagonisti.
Al centro del film c'è un uomo dibattuto tra una donna lasciva, ricca, vanitosa e volubile, e una brava signorina conosciuta per caso, proprio mentre era disperato per le intemperanze della prima. L'una donna è l'opposto dell'altra, e la preferenza del regista va senza dubbio per la seconda, che l'attrice rende senza dubbio anche simpatica. Blasetti, inquadrandole, dissemina il film di diversi ammiccamenti erotici.
E' un'opera non perfetta ma con spunti interessanti, e con un messaggio non banale. E' anche da vedere come testimonianza di un'epoca che non c'è più.
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