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Resurrectio

Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film

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La recensione su Resurrectio

di mmciak
6 stelle

"Resurrectio" diretto nel 1930
da Alessandro Blasetti,devo dire
che non mi è dispiaciuto.

La storia tratta che iero Gadda,
Direttore d'orchestra,ha deciso a suicidarsi
perché è stato abbandonato dall'amante,
ma quando salva un bambino
che sta per essere investito da un camion,
si ricrede e comincia a riflettere
sul pullman,e una ragazza lo osserva.

Distolto dai suoi propositi,va a casa dell'amante e gli
spara simbolicamente sul ritratto,
però nel frattempo la ragazza del pullman la seguito
e l'aiuta e distoglierlo dalle guardie intorno alla casa.

Intanto si dedica con rinnovato vigore alla sua musica.

Il Film prodotto dalla allora esordiente
nuova Cines di Stefano Pittaluga
ed è il primo sonoro italiano,
distribuito però dopo
il successivo "La canzone dell'amore"
di Gennaro Righelli,diretto da un
grande come Alessandro Blasetti,
al suo 2° Lungometraggio e per la
prima e ultima volta nelle vesti di
soggettista e sceneggiatore unico di un suo film,che
lo definì "il più colossale insuccesso della mia vita".

Comunque il Regista all'inizio del
Film da molto importanza alla
musica sottofondo,ai biglietti,al
dialogo ma anche all'espressione
delle persone,e infatti si usciva
dall'epoca del muto ed era ancora
di massima importanza.

Ma quello che colpisce e il meraviglioso piano
sequenza iniziale nella sala mentre ballano,
che è spaventoso per com'è costruito e studiato
al minimo dettaglio,e non è nemmeno l'unico,
ma che utilizza un linguaggio narrativo sperimentale
interessante.

Questa volta entriamo dentro la depressione di un
Maestro d'orchestra perché la sua amante
l'ha lasciato e allora tenta il suicidio,
ma cambia tutto quando salva un bambino,
e poi si reca dalla sua ex in Pullman,ed è interpretato
da un bravissimo Daniele Crespi,e qui una ragazza
lo osserva.

La genialata del regista e che non fa capire
alla ragazza,che dopo si innamora di lui,
ricambiato,che lui è un direttore d'orchestra,
e lo scopre solo quando è nel concerto,
mentre sta aspettando lui con la sedia vicino
vuota,infatti questa è una splendida scena,
con pianto finale e lei è interpretata dalla splendida
Lya Franca,dove gli regala bellissimi primi piani.

Nel Cast figurano anche:

Venera Alexandrescu-Olga Capri-Aldo Moschino-
Giorgio Bianchi-Aristide Baghetti e Umberto Sacripante.

Ci troviamo di fronte a un Film imperfetto,
dove non tutto funziona a meraviglia,
con alcuni momenti noiosi,ma con una
regia notevole che punta sulla complicità
dei protagonisti,ed è deliziato da una
Fotografia in bianco e nero di Carlo Montuori
e Giulio De Luca,le musiche di Amedeo Escobar
e le scenografie di Gastone Medin,che rendono
una buona messa in scena per una città malinconica.

Ma è anche interessante il montaggio con
dissolvenze incrociate e flasback del protagonista
che c'entrano l'obbiettivo.

In conclusione un Film medio,
notevole in stile registico con scelte
azzeccate e piani sequenza memorabili,
e dove Blasetti fa vedere di non essere
un regista qualunque e di utilizzare
un linguaggio narrativo efficace,
e dove qui ha anche uno spirito
molto sperimentale e nonostante
qualche ingenuità ed è a tratti noioso,
riesce a colpirti per questo,
perché esalta le sue imperfezioni.

Il mio voto: 6,5.

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