Regia di Gianluca Maria Tavarelli vedi scheda film
1978: le brigate rosse rapiscono Aldo Moro, presidente della Dc. Lo restituiranno quasi due mesi dopo, ormai morto.
Prodotto televisivo, sì, ma sufficientemente approfondito nei contenuti e che evita di calcare all'eccesso su facili emozioni o luoghi comuni abusati, di semplificare insomma una faccenda tragica come quella narrata. Il rapimento e l'omicidio Moro hanno ispirato varie opere per il piccolo e per il grande schermo; in questo caso Taodue e Mediaset spingono Gianluca Maria Tavarelli (già autore di una fiction su Borsellino e anche di una sulla Montessori) a rappresentare una sceneggiatura di Francesco Piccolo e Salvatore Marcarelli - da un soggetto di quest'ultimo e di Pietro Valsecchi - che, al netto di una forma modesta, sostanzialmente televisiva, fornisce un racconto sufficientemente preciso e ordinato degli ultimi giorni del presidente della Dc. Anche le psicologie dei vari personaggi messi in scena sono dettagliate quanto basta, mentre l'approccio 'politico' alla narrazione rimane comprensibilmente (data la destinazione del lavoro) un po' più superficiale; in sostanza l'esposizione dei fatti pende più dal versante dell'intrattenimento che da quello della cronaca vera e propria, pur attestandosi a livelli di verosimiglianza più che accettabili. Fra gli interpreti: Michele Placido, Donatella Finocchiaro, Libero De Rienzo, Ninni Bruschetta, Valentina Carnelutti, Bruno Corazzari e Massimo De Rossi; durata complessiva che sfiora le tre ore, suddivise in due puntate da circa un'ora e mezza ciascuna. 4,5/10.
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