Regia di Andrea Di Stefano vedi scheda film
Foreste lussureggianti, monti incontaminati che si affacciano sul mar dei Caraibi, spiagge bianchissime: è la presentazione della Colombia, di una inedita splendida terra, dal momento che il suo nome evoca, il più delle volte, violenza e narcotrafficanti.
In questo territorio di bellezza struggente, decidono di trasferirsi due fratelli canadesi. Un giorno, Nick, il fratello minore chiede un furgone in noleggio a una giovane donna, Maria. Costei glielo cede senza farsi pagare. La sera stessa, Nick porta alla donna un mazzo di fiori per ringraziarla della sua gentilezza. Nasce subito un’attrazione che in breve tempo diventa amore.
Maria non vede l’ora di presentare il suo fidanzato alla propria famiglia e lo fa in occasione della festa di compleanno dello zio: Pablo Escobar. Il giovane viene ben accolto e invitato a rimanere nella lussuosa Hacienda.
Col passare del tempo, Nick prende sempre più consapevolezza di trovarsi dentro un covo di criminali e d’accordo con Maria, trova il coraggio di comunicare a Pablo il desiderio di far ritorno in Canada, dato che anche suo fratello con la famigliola ha espresso lo stesso desiderio.
Manipolatore, cinico e diffidente, Pablo capisce che non può più fidarsi del nipote acquisito e gli affida un incarico. Di che si tratta? Nick porterà a termine quell’incarico?
Trascurando i dettagli (sarebbe riuscito ridondante e poco originale) sulla vita criminale e politica del leggendario narcotrafficante che negli anni ottanta soggiogò e insanguinò un’intera nazione, il regista focalizza l’attenzione dello spettatore sulla storia d’amore dai risvolti drammatici di due personaggi della famiglia Escobar.
Pellicola fluida, in cui non mancano azione ed emozione, dalle scene ben curate, come quella sull’auto di Bonnie e Clyde crivellata di colpi, cimelio autentico, acquistato a suo tempo da Pablo Escobar.
Elogio al regista italiano Andrea Di Stefano che, al suo debutto, riesce attraverso una buona scenografia e un’ottima scelta degli attori, tra cui il premio oscar Benicio Del Toro, a coinvolgere lo spettatore.
Apprezzabili le musiche.
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