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Le relazioni pericolose

Regia di Stephen Frears vedi scheda film

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La recensione su Le relazioni pericolose

di millertropico
8 stelle

Sontuoso e decadente dramma di intrighi sessuali nella Francia del XVIII° secolo, Le relazioni pericolose è stato portato sullo schermo nel 1988 da Stephen Frears sulla base di una sceneggiatura  di Christopher Hampton che ha adattato la sua acclamata opera teatrale a sua volta basata sul romanzo epistolare di Pierre Choderlos de Laclos.

 

 

Frears ci conduce nei boudoir e nei salotti che grondano di eleganza e crudeltà,  della facoltosa aristocrazia di quel periodo storico, per farne  un graffiante affresco (la critica era già insita nel romanzo) sulla lussuria, il tradimento e i sensi di colpa.

Cinematograficamente parlando, la sua è la migliore riduzione fatta per lo schermo fra le tante disponibili, supportata per altro da un cast perfetto. A dominare la scena  è soprattutto Glen Close, magnifica nelle vesti dell'acida, viziosa e vendicativa Marchesa de Merteuil, il cui più grande divertimento in una vita annoiata e priva di stimoli, è quello di cospirare con l'altrettanto cinico Visconte di Valmonti (un John Malkovich altrettanto superlativo, seducente e viscido al punto giusto).

 

 

Il loro ultimo complotto coinvolge una verginale Uma Thurman (Cecilia) in procinto di sposare un vecchio amante della marchesa e la candida Michelle Pfeiffer (Madame de Tourvel).

I tentativi del Visconte di portare entrambe alla rovina  per il suo piacere, falliscono però miseramente quando si innamora dell'incantevole Marchesa.

 

 

Nel ruolo del Cavaliere Danceny, una delle vittime delle macchinazioni di Valmont, Keanu Reeves completa degnamente il folto gruppo degli interpreti.

Visto anche adesso, il film è tutt'altro che invecchiato ed è tutt'ora in grado di affascinare con i suoi succhi velenosi che descrivono impietosamente i vizi di quell'epoca lontana.

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