Regia di Stephen Frears vedi scheda film
Sontuosa trasposizione cinematografica di un romanzo epistolare francese che si può definire in qualche modo "di formazione" oltre che di critica sociale.
La storia, ambientata nella Francia settecentesca pre-rivoluzione, è incentrata sull'impietosa rappresentazione della vanità, della dissimulazione e della sottile crudeltà serpeggiante tra la corrotta, annoiata e libertina società aristocratica del tempo, totalmente disinteressata alla politica e piuttosto impegnata in una girandola di intrighi, gelosie, amori e vendette personali che si consumano tra le spettacolari residenze, dentro e fuori la capitale.
Molto teatrale nell'abbondanza di dialoghi e di riprese in interni la messa in scena, dell'inglese Stephen Frears che si avvale di scenografie e costumi ricchissimi e di un cast di attori sopraffini, su tutti la magnifica Glenn Close, algida, elegante e perfida in uno dei suoi migliori ruoli, in cui duetta con l'altrettanto incredibile John Malkovich, fascinoso, viscido e passionale.
Consigliato a chi ama le classiche pellicole in costume.
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