Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film
Voto: 4/10
Un disastro dalle proporzioni bibliche. La prima parte di quest’opera, indubbiamente ambiziosa, funziona anche discretamente, con diverse sequenze ben girate (suggestive, ad esempio, quelle dell’“esplosione” della flora a richiamare le differenti specie animali e quella del racconto della Creazione). D’altronde trattasi del regista de “Il cigno nero” e “The wrestler”. Ma l’arrivo dell’acqua sommerge anche ciò che di positivo era stato seminato. La seconda parte della pellicola si trasforma infatti in una sorta di Love Boat aronofskyana, equipaggiata di tanta noia ma di poche scialuppe di salvataggio; sufficienti, probabilmente, per regista e produttori, visti i 320 milioni e passa di $ incassati nel mondo, 2.5 volte il costo (anche se col Cigno il rapporto era di oltre 25), di certo non per il malcapitato spettatore, condannato a soccombere annegato nel tentativo di farsi restituire i soldi buttati (magari accadessero i miracoli...). Se Russel Crowe inizialmente è più che convincente come Noè perseguitato da allucinazioni e ossessioni, via via si trasforma in una sottospecie di avenger impazzito mosso da ragionamenti che fanno a pugni con qualsivoglia logica, evidentemente ancora scombussolato dalla presenza di mostri simil-tolkeniani e smarrito fra villain (un Ray Winstone in modalità dopolavoro) saliti a bordo senza biglietto, figlie adottate prima sterili poi incinte, fauna-stile-tappezzeria in quanto addormentata (ma non poteva prendersi un valium anche Noè?)… Non ci vengono risparmiate nemmeno le scazzottate, anche se quelle di Bud Spencer almeno facevano ridere. Aronofsky ha tenuto poi a precisare che non è stato maltrattato alcun animale, anche se ha tenuto nascosto che la colomba è stata costretta a rigirare le sue sequenze, dal momento che, per dilungarsi il meno possibile avendo intuito l'esito dell'operazione, al primo ciak aveva già il ramoscello d’ulivo… A fronte di tutto ciò, qualsiasi tipo di riflessione va inesorabilmente a farsi benedire. Peccato per le sprecatissime Jennifer Connelly ed Emma Watson, non altrettanto per Logan – “Percy Jackson: Il mare dei mostri (non di bravura)” – Lerman. Fa ben sperare il cameo di Hopkins / Matusalemme, ma anche qui la magia mostra ben presto la corda, quando il nostro, come affetto da sonnambulismo diurno, comincia ad aggirarsi nel sottobosco a caccia di bacche. Aronofsky ha voluto infarcire la sceneggiatura di troppi ingredienti, e alla fine né è venuto fuori un bel pasticcio. C.v.d.
Gli altri voti:
Pubblico: imdb 6,5/10 – metacritic 5,4/10 – rottentomatoes 2,9/5 – mymovies (I) 2,6/5 – filmtv (I) 4,9/10 – allociné (F) 2,9/5 – sensacine (E) 2,4/5 – moviepilot (D) 5,9/10 – kinopoisk (RUS) 7,3/10 – mtime (CN) 6,9/10
Critica: metacritic 68/100 – rottentomatoes 6,6/10 – mymovies (I) 2,4/5 – filmtv (I) DISCRETO – allociné (F) 3,0/5 – empire (GB) 4/5 – the guardian (GB) 3/5 – sensacine (E) 3,8/5 – moviepilot (D) 5,9/10
Dizionari: –
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