Regia di Cláudio Torres vedi scheda film
Il film ripropone situazioni e personaggi simili ad altre pellicole di fantascienza il cui tema è i viaggi nel tempo, tanto per citarne una a caso "Ritorno al futuro".
Questa volta il protagonista è Joao Henrique soprannominato "Zero" un promettente scienziato ma sfortunato in amore perchè ossessionato da un esperienza negativa provata 20 anni prima con Helena, una compagna di college che adesso fa la modella.
Joao insieme alla sua equipe è alla ricerca di una fonte alternativa di energia attraverso l'utilizzo di un dispositivo di acceleratore di particelle, un giorno utilizzando questo casualmente viaggia nel passato precisamente nel 1991 anno d'inizio della sua tragedia sentimentale, la vita gli da così un altra opportunità "adesso" può rincontrare ad una una festa Helena e modificare così il suo futuro.
Impostato prevalentemente sul lato sentimentale e non su grandi scene spettacolari "l'uomo dal futuro" è carente sotto l'aspetto della qualità del racconto e con molte imperizie nella regia. Mascherato da film di fantascienza ci propone una storia che è una specie di magia sdolcinata, il film funziona solo nella riflessione finale sui viaggi nel tempo, nello specifico sui viaggi nel nostro passato, un passato che sarebbe meglio archiviare come esperienza e lasciar perdere ogni tentativo di sua modifica o...quasi
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