Regia di Vittorio Sala vedi scheda film
Glauco e Pirro, con il loro manipolo di soldati, giungono con l'inganno sull'isola delle amazzoni, donne guerriere che disprezzano gli uomini e li usano solamente per riprodursi, per poi ucciderli. I due riescono, con le loro forze, abilità e astuzie, a far provare l'amore alle amazzoni, che così dimenticano i propositi omicidi di partenza.
La regina delle amazzoni è un tipico prodottino di serie B della sua epoca; fra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta si diffondeva infatti sui grandi schermi nostrani il film storico/mitologico tutto azione, muscoli, belle ragazze, avventura, buoni sentimenti con lieto fine matematico. Vittorio Sala fino a quel momento aveva girato per lo più documentari e cortometraggi; la sua carriera nel lungometraggio a soggetto, una dozzina di titoli in una quindicina di anni, non andrà mai oltre il lavoruccio alimentare, di genere insomma, come è naturalmente anche questo. Che si segnala, nel suo mare di luoghi comuni e di sviluppi narrativi prevedibili, perlomeno per le didascalie a fumetti con sottofondo musicale da cinema muto: l'unico elemento bizzarro o comunque particolare dell'opera. I protagonisti: Ed Fury, Rod Taylor, Dorian Gray, Giorgia Moll, Gianna Maria Canale, Alberto Farnese, Folco Lulli, Daniela Rocca, Marilù Tolo, Enzo Cerusico; per forza di cose, dato l'argomento, prevalgono i nomi femminili in un cast in ogni caso non disprezzabile (nonostante la pochezza del lavoro, si intende). Sceneggiatura con eccessivo dispendio di firme: Augusto Frassineti, Ennio De Concini, Vittorio Sala, Duccio Tessari, partendo da un soggetto altrettanto affollato di autori: ancora Frassineti, Fulvio Fo (fratello di Dario, in uno dei suoi rari ruoli nella settima arte), Giorgio Mordini e Nino Novarese. 2,5/10.
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