Trama
Said, giovane algerino nato e cresciuto in Italia, studia e lavora come panettiere quando, a seguito del suicidio del direttore della fabbrica in cui lavora il padre Hamid, la famiglia non può rinnovargli il permesso di soggiorno e riceve un decreto di espulsione. Da quel momento, la vita di Said prende una piega sempre più scura nel tentativo di evitare di lasciare il paese che considera suo. Tra avvocati, burocrazia retrograda e stampa, Said tenterà di attirare l'attenzione su una realtà sempre più presente nella società italiana ma arriverà a riconsiderare la propria identità, valutando la possibilità di una nuova vita in Algeria.
Note
Un film troppo rapido, che talvolta si fa trascinare in una parata di inconsce didascalie ed enfatiche soluzioni. Il dramma del singolo è scandagliato fin nelle pupille, con la mdp che si incolla alla faccia percorrendone le increspature, eppure quando lo sguardo si affranca dall’uomo privato per espandere il quadro all’ingiustizia globale, perde la potenza e la grazia della spontaneità. L’urgenza di farsi ascoltare è indubitabile, la rivendicazione di un diritto (umano, prima che politico) è imprescindibile. Tuttavia, condensata in parole declamatorie, sfugge alle maglie dell’emozione.
Trailer
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Commenti (1) vedi tutti
indubbiamente semplicistico, indubbiamente di parte, tre stelline per i bravi giovani attori, l'umanità dei personaggi e la bella Firenze quasi neorealista..
commento di surfcasting