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Mr. Jones

Regia di Karl Mueller vedi scheda film

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La recensione su Mr. Jones

di maghella
7 stelle

Scott e Penny sono una giovane coppia che decidono di raggiungere una vecchia casa in mezzo al bosco per poter girare un documentario.

Dopo poco più di un mese passato in completa solitudine, i due ragazzi si rendono conto che il loro progetto è più complicato di quanto credessero inizialmente.

 

Quando pensano di abbandonare i loro propositi, scoprono che vicino a loro abita Mr Jones, un'artista famoso per alcune sculture naturali, che l'hanno reso noto nel mondo, nonostante sia rimasto nascosto per molti anni. Particolarità di questo artista è infatti la sua riservatezza. Nessuno l'ha mai visto, nessuno ci ha mai parlato. Le sculture non sono altro che una sorta di spaventapasseri mostruosi che Mr Jones spedisce casualmente alle persone sparse nel mondo. In verità anche il nome Mr Jones gli è stato attribuito da uno di questi “fortunati” che hanno ricevuto in dono una scultura. Nel mondo sono state riconosciute autentiche “Mr Jones” solo 9 statue, per questo i due ragazzi quando si rendono conto di chi hanno visto decidono di girare un documentario sullo stravagante e inquietante artista.

 

Penny convince Scott a tornare a New York per intervistare tutti quelli che hanno ricevuto da Mr Jones una statua. Le interviste rivelano una realtà non prevista. Le persone che hanno ricevuto questi strani doni hanno subito dei cambiamenti importanti nella loro personalità: chi è sparito, chi ha abbandonato lavoro e famiglia, chi confessa di non saper più distinguere realtà da sogno, vivendo in un perenne incubo. Le statue sono in effetti dei totem, dei guardiani che sorvegliano le porte tra il mondo reale e quello onirico.

 

Penny intanto trova un gruppo di statue nel bosco e quando anche Scott ritorna da lei, decidono di perlustrare la casa di Mr Jones, piena di statue.

 

Da questo punto in poi il film diventa un vero e proprio incubo, un viaggio tra le ossessioni e le paure dei due protagonisti. Non si distingue più quello che è vero e quello che non lo è. Scott rimane imprigionato in un labirinto claustrofobico che si trova nel sotterraneo della casa di Mr Jones, per uscirne ruba una piccola statua dell'artista, che diventa una sorta di amuleto.

 

Una volta riuscito a scappare, ritrova Penny, decidono insieme di aspettare il giorno per tornare sulla strada maestra e scappare così lontano da quel bosco.

La notte non passa mai, le ore sì, ma il sole non sorge. Inizia così un lungo e interminabile incubo.

 

Non è Mr Jones il male da sconfiggere, lui casomai è il guardiano che lo tiene lontano.

Una volta compreso questo, con molta difficoltà, i due ragazzi riusciranno a rivedere il sole e la fine dell'incubo, ma non sarà più come prima.

 

Il film è davvero originale, nonostante utilizzi la tecnica del mockumentary, anche se in modo poco convinto. In questo caso lo stile oramai inflazionato del finto documentario ha un senso, e soprattutto nell'ultima parte, rende il film ancora più angosciante. Non mancano i momenti di angoscia, di ansia, e la giusta dose di improbabilità della storia risulta affascinante, anche se in qualche momento si fa un po' di difficoltà a seguire gli avvenimenti.

 

Mr Jones è il confine tra reale e non, tra sogno e incubo, nel momento che si scopre, che si mostra, rivela tutte le sue fragilità i suoi controsensi. Ognuno è il Mr Jones di sé stesso, questa è la scoperta più terrificante. Lo consiglio a chi vuole vedere un film che mostra per lo meno la voglia di raccontare qualche cosa di originale, anche se non utilizza un metodo nuovo, si apprezza ugualmente.

 

 

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