Regia di Emanuel Hoss-Desmarais vedi scheda film
Esordio del 2013 per un attore canadese piuttosto spiantato che prova a darsi alla regia. Per essere il suo primo lavoro, non è da disprezzare. E' un racconto di espiazione e di fuga, ambientato nel bellissimo, gelido scenario del profondo Canada francofono, un mondo chiuso, impermeabile a qualunque cosa, stritolato da immense foreste e dai lunghi inverni. Un uomo, l'attore Thomas Haden Church, di buona fama, era il Jack dello splendido "Sideways", ne uccide per sbaglio un altro investendolo con uno spazzaneve. L'incidente lo spinge nel profondo della foresta e nel profondo di sé stesso. Buona idea, ma che arranca un po' nella costruzione, con una trama spesso confusa e misteriosa. L'opera sta in piedi, appunto, per l'atmosfera, che le dà una certa solidità, non è uno di quei thriller cretini da prima serata di Rai 2, per intenderci, c'è dello stile, una ricerca sulle immagini, sui volti. Si sente la solitudine, non solo fisica. Certamente Desmarais ne deve fare ancora molta di strada, magari senza spazzaneve. Niente di speciale, ma quel poco di cinema canadese che arriva è quasi sempre di qualità. Come la sua musica.
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