Regia di George Clooney vedi scheda film
Tratto molto liberamente dal romanzo di Robert M. Edsel, il tema della storia (il recupero da parte degli alleati delle opere d'arte trafugate dai nazisti durante la II Guerra Mondiale) era decisamente interessante e anche con ottime potenzialità, grazie all'ottimo cast, ma George Clooney non riesce purtroppo a trovarne la giusta chiave di lettura.
Ho letto in molti commenti all'epoca che si lamentavano soprattutto del fatto che George Clooney, regista, sceneggiatore e quantunque produttore dello stesso, non fosse riuscito suo malgrado a dara un suo "tono" alla pellicola ma in realtà, almeno secondo il mio punto di vista, un suo tono il film invece ce l'ha eccome: purtroppo/forse è però quello sbagliato.
Un tono estremamente (troppo?) brillante, molto leggero e volutamente ironico, sia nelle premesse che nelle intenzioni, credo in parte modellato, soprattutto come impostazione e a livello di scrittura, sulle commedie di guerra hollywoodiane degli anni '50 e '60, alla Operazione Sottoveste o Il grande Lupo chiama, per fare un esempio, entrambi (forse non proprio a caso, vero George?) con Cary Grant protagonista, ma che forse visto anche l'argomento trattato poteva non essere esattamente la scelta migliore per "questa" pellicola.
Se a questo aggiungiamo poi gli innumerevoli ritardi dovuti in parte proprio al grande cast coinvolto per l'occasione (a partire dallo steso Clooney per poi proseguire con Matt Damon, Bill Murray, Cate Blanchett, John Goodman, Jean Dujardin, Bob Balaban ecc.) e ai loro innumerevoli impegni e/o i problemi di scrittura riscontrati dalla coppia di sceneggiatori (lo stesso Clooney e il sodale Grant Heslov) nel dare corpo e spessore agli stessi protagonisti della pellicola (forse in quanto studiosi o semplici professionisti erano stati considerati poco appetibili al grande pubblico e quindi bisognosi di un qualche "cambiamento" alla prova dei fatti non particolarmente riuscito) è inevitabile che tutto questo possa aver influito negativamente sul risultato finale.
Infatti è soprattutto la scrittura dei protagonisti, oltre alla elaborazione degli eventi, a risultare particolarmente deficitaria, spesso inconcludente o quantomeno abbozzata e quindi incapace di coinvolgere lo spettatore anche grazie, purtroppo, a una serie di performance piuttosto incolori od opache da parte di quasi tutti gli attori coinvolti, credo dovuto almeno in parte ai continui cambiamenti in corso d'opera proprio sulla sceneggiatura.
In definitiva quindi un film che si lascia comunque vedere ma che denuncia fin dall'inizio l'impossibilità di essere quel grande cinema di stampo "classico" che ambiziosamente prometteva di essere, fallendovi invece quasi subito.
Davvero un gran peccato in quanto la Storia che volevano raccontare meritava davvero di esserlo e nel modo migliore.
Per chi volesse saperne di più:
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