Regia di George Clooney vedi scheda film
Questo film, tratto da un libro, parla di soldati USA che durante la II GM erano impiegati nel salvataggio di opere d’arte trafugate dai nazisti. I figliocci di Hitler infatti, non solo fregavano le stesse, ma ne distruggevano pure molte, tutte quelle non in linea con le stronzate naziste, un po’ come fanno adesso gli idioti dell’ISIS, o prima di loro quei deficienti dei talebani. Lo spunto era buono, ma ahimè rimane solo un bel tentativo, purtroppo non riuscito. Il film è spesso pesante e noioso, un insieme di azioni più che un film, vari piccoli episodi, più che un tutt’uno, con situazioni che hanno smesso di divertire già dagli anni ’60, anche se qua spesso se ne fa un calco fedele (tipo il tedesco nel boschetto coi due americani). Non si prova alcuna simpatia o empatia per i protagonisti (un ricchissimo cast, male amalgamato e con una chimica fasulla), neanche quando poi un paio ci lasciano le penne, in maniera evitabile e direi anche assurda e stupidina. Insomma il Giorgino Clooney, che come regista aveva veramente sorpreso (altrove) qua stecca e più di un 5 io non riesco a dare. Il film al botteghino ha retto, e nulla di più; probabilmente il super cast ha attirato molti che poi ne sono usciti piuttosto delusi.
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