Regia di George Clooney vedi scheda film
Lo spunto è preso dal vero:per proteggere molti capolavori depredati dai nazisti e condannati alla distruzione o a esser trafugati venne formato un team di studiosi che agirono come fossero stati membri di un corpo speciale,per rintracciare e recuperare opere altrimenti mal destinate.Il cinema di George Clooney da regista segue un percorso autoriale non banale,magari discontinuo a livello qualitativo,ma è sempre evidente che il divo sia di una certa intelligenza,dotato di un'ironia consistente,e che ami i classici per rivisitarli a modo suo."The monuments men" ha un cast molto ben combinato,da Clooney stesso a Matt Damon,con Bill Murray,John Goodman,Jean Dujardin,Cate Blanchett,Bob Balaban nei ruoli principali,una buona qualità della messa in scena con un uso non dozzinale di costumi,scenografie e ricostruzione storica,però quel che rende questo lungometraggio più valido nelle intenzioni che nella realizzazione finale,è un senso di superficialità che permea tutto il film irrimediabilmente.Intendiamoci,è un lavoro discreto,oltretutto meritevole di interesse per il messaggio che lancia,e la sensibilità con cui guarda ad alcune delle cose migliori prodotte dall'Umanità,le opere d'arte.Però il racconto è un pò sommario,la disinvoltura con cui gli eroi attraversano un'Europa dilaniata dal conflitto mondiale è un pò eccessiva,e il tono dell'operazione è un misto fin troppo manifesto di "Ocean's Eleven","Quella sporca dozzina" in versione soft,e "I guerrieri".Tra i film diretti da George Clooney,assieme a "In amore niente regole" è quello meno convincente, e tuttavia motivi di interesse ne presentava eccome.Solo,non sempre le buone intenzioni fanno da sole un film riuscito.
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