Regia di George Clooney vedi scheda film
Hanno sparato in moltissimi su questo film. Pensavo che avrei finito per difenderlo, invece l'istinto è di procurarsi subito un'arma da fuoco, fosse anche a pietra focaia, per unirmi al plotone d'esecuzione. C'è un enorme difetto di fondo, che inficia ogni fotogramma: sono assolutamente sbagliati l'approccio, il registro, l'intenzione, il piglio. Il soggetto è splendido, e decisamente meritevole di essere divulgato urbe et orbi, ma buttare tutto in vacca in questo modo è grave, perché si potevano sviluppare ed approfondire moltissimi temi che invece sono stati solo sfiorati. Innanzitutto, ispirato ad un libro che si ispira a fatti reali significa che di vero ci sono solo la pala di Gent (o Gand, o Guanto) e la Madonna di Michelangelo, tutto il resto è fiction, personaggi, nomi, fatti, tutto inventato. Ma la cosa sarebbe scusabile se quanto c'è di inventato avesse un certo spessore, invece regia, scelte, sceneggiatura, interpretazioni sono tutti al di sotto della sufficienza, e il risultato finale non convince affatto. Di conseguenza, non è un film di guerra, non è drammatico, non è un film d'azione, non è una commedia, è un ibrido indefinibile. Lo strumento che dà un contributo determinante ad affossare l'intera operazione è la musica, il cui uso è deleterio e, mi si passi il termine, disfattista, nel senso che induce lo spettatore a non prendere sul serio nulla di quanto viene narrato, nemmeno quando un personaggio della squadra muore. In questo senso, il punto più basso del film si ha nella scena del cavallo (tanto per capirci), nella quale ci concentrano in misura massima inverosimiglianza, stupidità, idiozia e cattivo gusto. Come succede purtroppo spesso per film basati su eventi realmente accaduti, il lato positivo sta nella spinta ad andarsi ad informare su ciò che è realmente successo.
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