Regia di Warren Beatty vedi scheda film
Warren Beatty, il bello di Hollywood nel 1981 scrisse (non da solo), produsse e interpretò REDS, incentrato sulla figura di Jack Reed – giornalista scrittore che diede alle stampe “I dieci giorni che sconvolsero il mondo” sulla rivoluzione russa del 1917.
REDS è un filmone lungo tre ore, racconta la love story con Louise Bryant e di contorno la Storia. Gli ideali socialisti li fecero incontrare, dapprima a favore di Wilson contro l’interventismo nella prima guerra mondiale, in seguito al repentino cambio di opinione del politico statunitense la scelta di abbracciare il comunismo. A dire il vero Louise è una giornalista, forse mediocre, che trova in Reed una ragione di vita e di passione. Ben costruito il suo personaggio, grazie soprattutto alla bravura di Diane Keaton, assistiamo alla sua evoluzione, alla coerenza di donna che osserva più che fare scelte, se non quella di stare accanto al girovago Reed, persino in culo al mondo.
Film ondivago che, però, spiega a dovere il clima febbrile della rivoluzione e del post-rivoluzione con tutte le contraddizioni in seno al Comintern e al burocratese dei compagni. Interessante la figura del drammaturgo Eugene O’Neill, amico della coppia poi breve amante di lei e infine cinico intellettuale e fustigatore dei due. Jack Nicholson vale la visione di REDS con la sua bellissima voce originale (altro che le decine di doppiatori italiani che lo hanno inseguito in Italia) accompagnata da una posa sobria e decisa, ché si contrappone al movimento (sovente sopra le righe) di Keaton e Beatty. Bravino e professionale quest’ultimo, piuttosto furbo come regista, una marionetta come attore.
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