Regia di Steph Green vedi scheda film
Campagna irlandese. Venetia Casey è una donna forte, vivace e ottimista. Il suo 38enne marito Conor è stato colpito da un ictus devastante, che ne ha non tanto minato il fisico quanto fortemente cambiato la personalità: era abilissimo ebanista, ballerino entusiasta, amante appassionato, padre presente - ora è chiuso, passivo, collerico. Venetia si trova così tutto il peso della famiglia sulle spalle: la piccola Noni è curiosa e gioiosa come tutte le bimbe di 5 anni, ma il 13enne Lenny, vittima dei bulli della scuola, soffre moltissimo l'assenza della figura paterna. Accanto a loro Ted Fielding, neuropsicologo americano incaricato di documentare per due mesi con una videocamera quel raro caso clinico. Tra la diffidenza di amici e familiari (infastiditi da questo estraneo che sottopone il loro caro a test come fosse una cavia da laboratorio) assistiamo al difficile rapporto quotidiano fra l'analitico, freddo, quasi maniacale Ted, medico che non cura ma si limita ad osservare, e il non più capofamiglia Conor, ridotto a spento, farfugliante fantasma di se stesso. La trascinante vitalità di Venetia, ancora innamorata del marito e che rifiuta di arrendersi, sembra inesauribile. Anche l'inibito Ted pare ammorbidirsi, a contatto con una famiglia così impegnata adimparare a crescere intorno ad un marito e padre tanto cambiato. Ma la continua presenza di Ted in casa finisce per mettere a rischio ruoli ed emozioni di tutti.
E' una storia semplice e sincera, raccontata affettuosamente, con humour e senza pietismo, fotografata con pulizia e senza fronzoli. Affronta con lievità, non con leggerezza, argomenti pesanti: la malattia e come questa influenzi la vita quotidiana delle persone intorno ad un malato grave; gli equilibri e i ruoli all'interno della famiglia; la scoperta dell'omosessualità in un adolescente cattolico. Imprevedibilmente, è un film divertente e positivo, da cui si esce con animo sereno.
Ottima la scelta degli attori, a cominciare dalla bellissima, travolgente, ironica “rossa” Maxine Peake. Eccellente la prestazione di Edward MacLiam, che dà di Conor una rappresentazione mai eccessiva, realistica e contenuta. Sorprendente per efficacia, nella parte del dottor Ted, la star del Saturday Night Live Will Forte, al suo debutto nel genere drammatico.
La californiana Steph Green, chevive tra Los Angeles e l'Irlanda, si è dimostrata qui regista sensibile, tecnicamente preparata e ottima direttrice di attori. RUN & JUMP, di cui è anche sceneggiatrice con Ailbhe Keogan, è il suo primo lungometraggio; dopo un'apprezzata première al Tribeca Film Festival 2013, lo scorso luglio ha vinto il Premio per il Miglior Film Irlandese e Migliore Opera Prima al Festival di Galway.
Recensione pubblicata anche su MASEDOMANI.COM il 7/9/2013.
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