Regia di Howard Hawks vedi scheda film
Gran bel western del grande Howard Hawks, il quale era una garanzia: trama interessante e incalzante, scene epiche, personaggi a tutto tondo, caratteri a confronto, amicizia virile, uomini che lottano in un'impresa difficile, amore, dialoghi perfetti e serrati.
A differenza di altri film, qui il personaggio interpretato da John Wayne è complesso e contrastato. Non è un uomo tutto d'un pezzo, l'eroe duro ma positivo. E' condottiero che ha sì molti lati buoni, ma anche altri oscuri e molto discutibili. Accanto alla giusta pretesa di essere obbedito dai suoi mandriani, ha quella eccessiva di punire persino con la morte chi si ribella, e in generale uccide con troppa facilità anche solo per un alterco. Attorno a lui ci sono due figure: quella del ragazzo figlio adottivo (Montgomery Clift) e quella del vecchio (Walter Brennan). A me sembra che il confronto con il giovane sia a livello della contrapposizione di caratteri più che quello dello scontro padre-figlio. Dall'altro lato, il personaggio di Brennan ha su di lui la funzione della coscienza e dell'avvertimento, spesso inascoltati. Il vecchio è un uomo saggio e schietto, che gli dice francamente quello che pensa e lo ammonisce quando obiettivamente sbaglia. Le sue stoccate vanno dritte a segno e lo fanno ammutolire: "Hai torto Dunson" gli dice più volte.
E' interessante osservare come due disavventure della vicenda avvengano perché qualcuno cede ai vizi o alle passioni senza usare il cervello: il mandriano che per rubare lo zucchero di cui è ghiotto provoca una fuga all'impazzata della mandria, e i due in avanscoperta che trascinano tutti in un'imboscata indiana perché attirati dalle donne della carovana.
Molto bravi Wayne, Clift, e Brennan.
Nonostante la lunga durata è un film scorrevole e appassionante, che fa vedere di cosa sia capace il cinema quando è in mano a persone che ci sanno fare. In generale mi sembra che i film di Hawks uniscano l'intrattenimento con l'intelligenza e il contenuto, il che mi sembra una conquista non da poco. E' un regista sicuramente sottovalutato, di cui si conoscono paradossalmente i film assai più che il nome in sé, che ha ottenuto grandi risultati praticamente in tutti i generi.
Purtroppo la durata originale di 130 min. è di quelle che per i gestori dei cinema e delle reti televisive è un'istigazione all'uso delle forbici. Infatti in Italia circola ancora la versione dell'epoca da 97'(durata tv), che non si sono ancora decisi a portare giù in cantina. E' da gustare invece quella originale di 121 (durata tv).
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