Regia di Howard Hawks vedi scheda film
C'è tutta l'epica del western ne "Il fiume rosso": pianure sconfinate dove condurre la mandria alla ricerca di un pascolo migliore e di un mercato dove poterla vendere, indiani sempre pronti ad attaccare, ma anche nemici "interni" come nella ribellione degli uomini che l'indomito Tom Dunson porta con sè in questo lungo viaggio. E non può mancare il mito della frontiera, la terra promessa da raggiungere, un fiume da guadare con una mandria sconfinata in una delle più belle scene del cinema. John Wayne è un allevatore non certo incline a smancerie, duro con i suoi uomini, temprato da una vita di sacrifici a cui si è aggiunta la crisi successiva alla Guerra di Secessione. Montgomery Clift (qui al suo esordio cinematografico) ne è il figlioccio fedele, almeno fino a quando non decide di condurre uomini ed animali in tutt'altra direzione di quella decisa dal padre, in quello che è un vero e proprio ammutinamento. Lo scontro edipico sarà inevitabile, ma segnerà anche la svolta nel rapporto tra i due. Un film veramente completo, un racconto di rara bellezza dove tutti gli elementi topici del genere sono condensati nel modo migliore, in grado di appassionare anche chi è meno incline al fascino del western.
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