La recensione su Ip Man: The Final Fight

di AndreaVenuti

8 stelle

Dopo The Legend is Born (//www.filmtv.it/film/55177/the-legend-is-born-ip-man/recensioni/866106/#rfr:none) del 2010, il sempre attivo Herman Yua ha deciso di tornare nuovamente a riprendere uno dei più famosi maestri di arte marziale della storia cinese, ossia il grande Ip Man; questo nuovo capitolo non rappresenta un seguito del precedente, bensì una storia a sè stante concentrandosi sugli ultimi anni di vita del noto maestro interpretato da una leggenda vivente di Hong Kong, l'attore con cui lo stesso Herman Yau ha costruito la propria fortuna ovvero Anthony Wong.

Herman Yau è noto per la sua duttilità nella scelta del genere tuttavia ultimamente si sta trasformando nel «cantore della gente comune» di una Hong Kong che sta pian pianino scomparendo e questo tratto distintivo è presente fortemente in questo suo nuovo prodotto.

Questo film potremmo definirlo un gongfupian minimalista, un film in cui elementi tipici della cultura locale, ad esempio il cibo (sono tantissime le scene che rappresentano il maestro Ip mangiare, ad Hong Kong il cibo è un elemento fondamentale), e riferimenti alla situazione politica di Hong Kong sono quasi i protagonisti del film; con questo non si sta dicendo che le scene di combattimento non siano presenti, anzi emergono sicuaramente due sequenze fenomenali coreografate in maniera eccelsa ossia la scontro tra il maestro Ip e il maestro della scuola della Gru Bianca, interpretato da Eric Tsang mentre la seconda scena è quella della "danza del drago" (elemento rappresentativo della cultura locale).

Continuando a parlare di regia il lavoro di Herman Yau è soddisfacente e lo dimostra il piano sequenza con cui si accoglie l'arrivo di Ip Man ad Hong Kong; un piano sequenza molto bello che parte con un movimento di macchina libero per poi soffermarsi e seguire il maestro Ip (quindi movimento di macchina con funzione descrittiva).

Indovinata anche la voice-over del figlio di Ip, il quale ci presenta questo leggendario personaggio contribuendo a dare un taglio semi-documentaristico al film in cui Herman Yau si preoccupa di raffigurare una doppia personalità del maestro: Ip maestro e Ip padre e marito.

A questo punto è giusto spendere due parole sul cast; A. Wong stupisce tutti infatti oltre ad essere uno degli attori più bravi in circolazione non solo ad Hong Kong si dimostra un ottimo artista marziale (ha praticato per molti anni diverse discipline però non aveva mai studiato il wing chu per cui circa 14-16 mesi prima dell'inizio delle riprese, l'attore prese lezioni private dimostrando ancora una volta una professionalità impareggiabile).

Bravissimo anche Eric Tsang amatissimo ad Hong Kong, Eric ha cominciato la sua carriera proprio come esperto di arti marziali prendendo lezioni da Lau kar-leung. Infine molto bravo anche Jordon Chan (il poliziotto allievo di Ip).