Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Drammone profondo, con un mistero che rimane in sottofondo per un'ora e mezza ed esplode nella mezzora finale. Il fatto è che la prima parte poteva tranquillamente essere accorciata di molto, per rendere umana la lunghezza del film. Che è comunque il ritratto piuttosto complesso di una tragedia oscurissima, di una morte piena di perplessità e domande, di un sistema di rapporti malati, insinceri, fondati su dubbi e timori. Tutto si sbriga nel finale risolutivo, con il beffardo tocco di follia dell'incendio della villa, ma il ritmo, nelle oltre due ore di pellicola, è troppo incostante.
Una ragazza sposa un uomo ricco; nella sua villa tutto ricorda la precedente moglie dell'uomo, Rebecca, scomparsa da tempo. L'ossessione del paragone, fomentato in particolare dalla governante, si fa sempre più forte, finchè viene ritrovato il cadavere di Rebecca e le accuse convergono tutte sul vedovo. Ma la realtà è molto più complessa: Rebecca era infedele e malata.
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