Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Il sospetto rimbomba nelle vuote stanze dell'enorme palazzo.Per il suo primo film americano(che gli vale addirittura l'Oscar come miglior film) Hitchcock prende un romanzo gotico e riesce a plasmarlo secondo la propria sensibilità nonostante lavori per la prima volta con un produttore ingombrante come Selznick,facendolo divenire un opera di squisita suspense.La dimessa Joan Fontaine che viene accalappiata dal marchese Maxim de Winter(un Lawrence Oliver più ambiguo che mai) una volta arrivata nella regal dimora si deve confrontare ogni singolo istante con la precedente signora de Winter,la Rebecca del titolo che aleggia minacciosa nei pensieri di ognuno.Addirittura la governante la disprezza apertamente rivelando nel finale tutta la sua pazzi in una sequenza in cui la sua maschera sembra estrapolata da un film muto.La parte migliore del film è proprio questa:lo spaesamento della seconda signora de Winter,donna apparentemente sfiorita e che indossa abiti più consoni a una vecchia che a una donna giovane come lei,il suo lento apprendere di quello che era successo,il dubbio che si insinua come un tarlo che tutto corrode,l'assenza del marito che avvalora tutti i suoi sospetti.In più questa casa enorme con le pareti su cui sono appesi pesanti quadri ritraenti la defunta signora che incombe maligna.Un eco continua delle proprie paure e delle proprie insicurezze che la rende incapace di dare una sua impronta personale ad una casa che ormai è sua. Ma allorchè la situazione sembra sfuggire di mano c'è il ribaltamento di prospettiva che racchiude un ultimo colpo di scena.Forse l'ultima parte è quella più impersonale tra un processo sui generis e un indagine sin troppo semplice.Ma è difetto lievissimo.Finalmente l'amore dopo un fuoco purificatore....
ottimo
bravissima
più ambiguo che mai...
ottima regia per un dramma gotico di grande suggestione
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