Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Ciò che deve aver affascinato Hitchcock, in questo romanzo femminile, è il tema del sospetto, che, nel corso della storia, si fa sempre più solido e pesante, per poi, improvvisamente, sparire. La distruzione finale indica, però, che proprio nel dubbio risiedeva la sostanza della storia; era il dubbio a conferire agli eventi quell'ombreggiatura senza la quale essi sarebbero stati privi di profondità, nonché chiusi in se stessi. È, infatti, solo facendo ombra, ossia proiettando la propria sagoma lontano da sé, che le cose possono rimandare a qualcos'altro, aprirsi a nuove interpretazioni, e preludere a sviluppi futuri. È proprio il fantasma mentale di Rebecca, la prima moglie, a rendere particolare quella che, altrimenti, sarebbe una scialba vicenda matrimoniale degna di un feuilleton. La soluzione del giallo è l'incanto che si esaurisce: ed allora la storia, comunque sia andata, non può che avere fine.
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