Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Un film per tre donne: la protagonista, della quale non si conosce il nome; Rebecca, il cui nome invece pervade tutto il film ma della quale non si conosce l'aspetto; la governante Danvers della quale si conosce sia il nome sia la terribile maschera. Gli uomini sono solo comprimari, compreso Laurence Olivier. Inutile in questo contesto cercare di dire male ciò che molti altri hanno già detto benissimo, la pellicola è un capolavoro sia per la regia che per le interpretazioni e per la fotografia, per la quale del resto vinse l'Oscar oltre a quello per Miglior Film. Per fare i bastian contrari, vediamo invece cosa non va in questo film. Fino a un'ora e ventiquattro minuti (su un'ora e cinquantacinque), la narrazione è statica, dedicata interamente alla sistematica distruzione dell'autostima della protagonista, e la cosa ad un certo punto diventa ansiogena, anche se questo probabilmente era proprio l'effetto desiderato da Hitchcok. La sensazione è che sia stato dedicato troppo tempo nella narrazione di questo segmento della storia. Poi si arriva alla svolta del film, il ritrovamento dell'imbarcazione con il corpo di Rebecca, e da questo momento la vicenda si infiamma, il ritmo impazzisce, ma sono solo trentun minuti sul totale di centoquindici, poco più del 25%. L'altro appunto che si può muovere, è che forse c'è un uso eccessivo di fondali che rendono alcune scene un po' fasulle, mentre la sensazione è che si potesse ragionevolmente girare alcune sequenze old style, cioè in contesti reali. Esaurite le sciocchezze, la conclusione è: ce ne fossero.
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