Regia di Alain Guiraudie vedi scheda film
Da gay felice e contento di esserlo quale sono, sinceramente mi stupisco del successo di questo film, "carino" ma non certo un CAPOLAVORO come vorrebbe la critica francese e gran parte quella italiana. Ho trovatoun po' fuori tempo massimo la scelta stilistica del regista di rifarsi a certi film di Rohmer e alla Nouvelle Vague in generale. La storia, piuttosto improbabile e piena di buchi quando si tinge di giallo, è raccontata con piacevole stilizzazione (belli i, pochi, dialoghi) e con taglio documentaristico. Le scene di sesso sono piuttosto casitgate, rispetto a quanto davvero avviene in cert luoghi... (ben più efficaci e credibili alcune sequenze di Le notti selvagge di Collard, film davvero trasgressivo e con più vent'anni sulle spalle! ) e i "membri eretti" ce li aveva già mostrati, senza metterla giù tanto ..dura.., Pasolini. Insomma, mi stupisco di tanto successo, ho persino pensato che questo film possa piacere di più agli eterosessuali, perchè consente di spiare attraverso il buco della serratura ciò che fanno i gay..Il pubblico, prevalentemente omosessuale, che affollava il cinema Mexico a Milano, comunque, non mi pareva molto entusiasta. Come al solito, sono sempre più convinto, ammirato e stizzito per la bravura con la quale i francesi sanno vendere e sponsorizzare i loro prodotti.
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