Regia di Alain Guiraudie vedi scheda film
Riprendo i voti della scheda:
Humor 0
Ritmo 1
Impegno 0
Tensione 2 (solo nell'ultimo quarto d'ora)
Erotismo 1
La storia si svolge nell'arco di 3 settimane del mese di agosto, circoscritta in modo quasi claustrofobico alle sponde di un lago della Provenza. Un piccolo tratto della riva è tacitamente riservato a zona per nudisti gay, ben contenti di essersi autoghettizzati per potersi fare gli affari loro sulla spiaggia e nell'adiacente boschetto. Per una mezz'ora assistiamo ai quotidiani ripetuti “arrivi in auto-parcheggio sempre nello stesso posto-discesa lungo il sentiero” di Franck, bel 30enne disoccupato, e ai suoi tentativi di abbordaggio non sempre riusciti con begli uomini snelli e depilatissimi, con cui fa sesso sotto gli alberi. Conosce Henri, taglialegna oltre i 40, grassottello, bruttino, solitario, l'unico sempre vestito, indeciso sulle proprie tendenze sessuali; fra di loro non c'è attrazione, solo una certa reciproca curiosità e un educato accenno di amicizia; passano le ore parlando del più e del meno finché Franck non trova qualcuno da scopare e molla il povero Henri e la sua depressione.
Filmetto noiosetto e pretenzioso, un corto di 20 minuti annacquato per tirare l'ora e mezza, diventa un thriller solo dopo i 40 minuti. Ma non aspettatevi brividi, solo una certa preoccupazione per la sorte dello stupidotto Franck: è innamorato perso dell'affascinante e atletico Michel, pericolosamente somigliante a Freddy Mercury. Forse è il rischio che lo attrae: l'ha visto assassinare ferocemente un precedente partner occasionale, ma ci scopa alla grande per i successivi 40 minuti, con qualche remora solo nel truculento, artificioso finale.
Stupiti del voto 1 all'erotismo? Non ho visto erotismo, solo tanto sesso in primo piano senza un minimo di regia: ragazzi, dateci dentro che io vi riprendo. Se i protagonisti, anziché gay, fossero stati etero – stesse dinamiche in fondo: corteggiamento, innamoramento, gelosia, ecc. - la storia (?) avrebbe potuto funzionare lo stesso. Se gli attori avessero tenuto addosso le mutande e gli incontri sessuali fossero stati solo pudicamente suggeriti (in puro stile anni '40, tipo inquadratura sul fuoco nel camino ), la trama (?) non ne avrebbe sicuramente sofferto. Ma certo nessuno avrebbe straparlato, nel bene e nel male, dello sdoganamento dell'eiaculazione in primo piano e del pompino con ingoio al di fuori del circuito porno.
Per quanto mi riguarda il mio pensiero durante la visione era: quando la smettono di scopare e succede DAVVERO qualcosa?
In definitiva: come porno gay è del tutto insoddisfacente, come thriller è mediocre, i dialoghi sono in stile reality show, gli attori sono belli e “ben forniti” ma più che modesti e la regia è ripetitiva e limitata, con interminabili camere fisse ad altezza pube e insopportabili tramonti.
P.S. Una piccola raccomandazione: se proprio siete curiosi di vederlo passate in bagno prima dell'inizio. Nel suono in presa diretta, dal cattivo al pessimo, coi dialoghi ai limiti dell'intellegibile, dominano ad altissimo volume lo sciabordio delle onde e il vento fra gli alberi, provocando nel pubblico un fisiologico fuggi fuggi generale verso la toilette non appena in sala si riaccendono le luci.
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