Regia di Michele Mellara, Alessandro Rossi vedi scheda film
impadronirsi di rettangoli di terra che delimitano un albero su di un viale cittadino, oppure orti pensili costruiti con delle bottiglie di plastica, le stesse che soffocano i nostri mari. giardini sui tetti piani di torino costruiti ereticamente su 40 cm di terreno a costituire un'oasi dall'inquinamento e dal rumore, oppure sacchi pieni di terra a costituire l'unico terreno coltivabile nelle bidonville di nairobi. ma anche perchè adornare una boa in un lago berlinese con fiori. l'essere umano si danna per distruggere ogni pezzo di terra o rivolo salvifico d'acqua appestandolo con sporcizia per poi dover trovare un'alternativa valida a procacciarsi del cibo nelle maniere più ingeniose ed economiche. sembra che qualcosa proprio non vada nel nostro modo di pensare. e se verdone coi suoi co-inquilini sfigati e cinquantenni pareva doversi accontentare di posti in piedi in paradiso, qui addirittura ci si deve appellare al dio del caso per salvare quel poco di verde per permetterci di respirare, sopravvivere e mangiare(o mangiare per sopravvivere). ogni latitudine ha le sue modalità e massimo zamboni insieme ad angela baraldi ci accompagnano in questo tour around the world. ci incantiamo sempre a contemplare le nuvole, i cieli, i paesaggi, ma mai ci fermiamo a pensare a ciò che stiamo calpestando.... come a dire che se lo stiamo calpestando, non merita di essere considerato.... bello!
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